Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisd., 9 luglio 2020, n. 565

Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisd., 9 luglio 2020, n. 565

Pubblicato il 09/07/2020
N. 00565/2020REG.PROV.COLL.
N. 00844/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA
Sezione giurisdizionale
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso n. r.g. 844/2016 proposto dal Comune di Palermo, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall’avv. Ezio Tomasello ed elettivamente domiciliato presso l’Avvocatura comunale, in Palermo, piazza Marina, n.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

Ai fini dell’annullamento di una concessione di area cimiteriale, nonché delle autorizzazioni alla costruzione di cappella funeraria e paesaggistica, nonché di sospensione dei lavori nel frattempo realizzati, non è sufficiente richiamare l’esigenza di assicurare l’esigenza di una disponibilità superficiaria per le inumazioni ordinarie (art. 58 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285), né quella che all’assegnazione di aree cimiteriali (art.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 maggio 2020, n. 1738

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 maggio 2020, n. 1738

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 maggio 2020, n. 1738
Risulta legittimamente comminata la sanzione dell’interdizione in via definitiva dall’attività funebre, nei confronti dell’impresa che “non osserva le norme in materia di lavoro, previdenza e sicurezza nei luoghi di lavoro“, come disposto dall’art.8-bis, comma 5, lett. d), della L.R. (Campania) 24/11/2001,  n. 12.
NORME CORRELATE
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Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163

Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163
Va considerato, per quanto riguarda alla natura dello ius sepulchri, che esso, da un canto,  ha consistenza di diritto, spettante al titolare di concessione cimiteriale, ad essere tumulato nel sepolcro, in quanto, originando da una concessione traslativa, crea nel soggetto privato concessionario un diritto soggettivo di natura reale, assimilabile al diritto di superficie, opponibile a terzi.
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TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 2 marzo 2020, n. 291

TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 2 marzo 2020, n. 291

MASSIMA
TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 2 marzo 2020, n. 291
Non è legittimo quale provvedimento di autotutela l’atto in cui risultino rispettate le condizioni di cui all’art. 21-nonies, L. 7 agosto 1990, n. 241, per l’annullamento degli atti amministrativi, quando, al di là del termine ragionevole di 18 mesi, non vi sia alcuna motivazione circa le ragioni di interesse pubblico che, prevalenti rispetto agli interessi privati del ricorrente, abbiano giustificato il provvedimento, per cui l’atto si risolve in un mero atto di ripristino della legalità presuntivamente violata e come tale illegittimo.
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TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885
MASSIMA
TAR Sicilia, Palermo , Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885
Non è illegittima la disposizione regolamentare che disciplina la revoca delle concessioni a tempo determinato di durata eccedente i 99 anni anche alle concessioni perpetue ma “L’art. 842 [rectius: 824. N.d.R.], 3° comma del cod.civile include espressamente i cimiteri nel demanio comunale: è pacifico che atti dispositivi, in via amministrativa, non possono configurarsi, senza limiti di tempo, a carico di elementi del demanio pubblico.
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TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540

TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540
MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540
Se è vero che il diritto sul sepolcro è un diritto di natura reale assimilabile al diritto di superficie, suscettibile di possesso e di trasmissione sia inter vivos e mortis causa, nei confronti degli altri soggetti privati, è altrettanto vero che esso non preclude l’esercizio dei poteri autoritativi spettanti alla amministrazione concedente (con la precisazione che nel caso di emanazione di atti di revoca o di decadenza spetta la tutela prevista per le posizioni di interesse legittimo e che, in ogni caso, titolare del diritto reale, nonché della coesistente posizione di interesse legittimo nel caso di emanazione di atti autoritativi, è esclusivamente il concessionario, cui non può neppure essere assimilato né il richiedente la sub–concessione, in mancanza del formale provvedimento abilitativo, né chi abbia “acquistato” – solo apparentemente, in ragione della nullità del relativo contratto – il bene demaniale).
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Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisd., 26 aprile 2019, n. 347

Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisd. 26 aprile 2019, n. 347

MASSIMA
Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisd., 26 aprile 2019, n. 347

Va osservato che il provvedimento dirigenziale di revoca della concessione cimiteriale, adottato ex art. 92 d.P.R. 10/9/1990, n. 285, costituisce una presa d’atto dell’avvenuto verificarsi delle condizioni di cui alla determinazione sindacale (cioè dell’atto generale con cui il Comune ha deciso di avvalersi della facoltà di cui al citato art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 12 aprile 2019, n. 2391

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MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 12 aprile 2019, n. 2391

Nel servizio di illuminazione elettriva votiva vi è una concessione di pubblico servizio e, pertanto, non può trovare applicazione l’art. 163 d.lgs. n. 163-2006, concernente il contratto di appalto di opere pubbliche. La valutazione della gravità dell’inadempimento deve esser svolta in modo complessivo, con ciò dovendosi esaminare non solo l’incidenza sull’equilibrio economico dei singoli inadempimenti, ma anche il peso che tali inadempimenti hanno avuto sullo svolgimento del servizio oggetto della concessione, la quale, anche in un’ottica civilistica ex art.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 1 aprile 2019, n. 2123

Consiglio di Stato, Sez. V, 1 aprile 2019, n. 2123

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 1 aprile 2019, n. 2123

Se sia corretto che chi intenda contestare le clausole escludenti di un bando di gara debba impugnarlo tempestivamente, nel differente caso di ricorso avverso un provvedimento di autotutela, è invece sempre ammissibile l’intervento ad opponendum di un operatore del settore il quale ha comunque una specifica posizione di interesse di fatto, che si identifica nel mantenimento del provvedimento impugnato, contrario a quello azionato in via principale (arg.… ... Leggi il resto

T.A.R. Molise, Sez. I, 26 marzo 2019, n. 118

T.A.R. Molise, Sez. I, 26 marzo 2019, n. 118

MASSIMA
T.A.R. Molise, Sez. I, 26 marzo 2019, n. 118

L’attività di gestione del servizio di illuminazione votiva è un vero e proprio servizio pubblico a domanda individuale (così definito, a suo tempo, dal D.M. 31.12.1983), sicché le attività coerenti non possono limitarsi alla manutenzione elettrica che è strumentale all’attività principale di erogazione del servizio di illuminazione votiva cimiteriale (cfr.: T.a.r. Lombardia Milano, IV, 26.1.2018, n. 224).… ... Leggi il resto

TAR Sicilia, Catania, Sez. III, 18 febbraio 2019, n. 263

TAR Sicilia, Catania, Sez. III, 18 febbraio 2019, n. 263

MASSIMA
TAR Sicilia, Catania, Sez. III, 18 febbraio 2019, n. 263

Il provvedimento di “revoca”, , a prescindere dalla denominazione a esso dato, e da come concretamente inteso, costituisce in realtà un provvedimento di “decadenza” e, come è noto, la qualificazione data dall’Amministrazione al provvedimento non vincola il giudice, dovendosi avere riguardo alla natura sostanziale del potere esercitato (cfr., ex multis, Cons. St., sez. III, 27/09/2012 n.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali perpetue: non vi sono rimedi casalinghi.

E’ ben noto come fino all’entrata in vigore del dPR 21/10/1975, n. 803, le norme, variamente succedutesi, in materia ammettessero che le concessioni di aree cimiteriali, al fine di realizzarvi sepolcri privati nei cimiteri potessero essere fatte sia a tempo determinato (e senza che le norme stesse ne ponessero un limite temporale) oppure a tempo indeterminato (o, altrimenti, in perpetuo. Il mero fatto di aversi una concessione cimiteriale sorta nel tempo, magari oggi considerabile come lontano (anche se la percezione del tempo costituisce un elemento soggettivo), non consente di qualificarla, di per sé stesso, come perpetua: occorre sempre verificare quali siano in proposito le previsioni del regolare atto di concessione o, se questo sia silente, quali siano state le disposizioni del Regolamento comunale di Polizia Mortuaria vigente al momento del sorgere della singola concessione cimiteriale.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 23 novembre 2018, n. 6643

Consiglio di Stato, Sez. V, 23 novembre 2018, n. 6643

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 23 novembre 2018, n. 6643

La morte dell’originario concessionario che abbia edificato il sepolcro familiare o gentilizio, non comporta l’estinzione della concessione, trasferendosi la titolarità della stessa agli eredi sia pure con le diverse modalità previste dai regolamenti comunali in materia.

NORME CORRELATE

Art. 92 DPR 10/9/1990, n. 285

Pubblicato il 23/11/2018
N. 06643/2018REG.PROV.COLL.
N. 09488/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 9488 del 2010, proposto da
Ugo Lazzaro B.,… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Rona, Sez. II-bis, 10 settembre 2018, n. 9238

TAR Lazio, Rona, Sez. II-bis, 10 settembre 2018, n. 9238

MASSIMA
TAR Lazio, Rona, Sez. II-bis, 10 settembre 2018, n. 9238

La titolarità di una concessione di area cimiteriale, su cui era stata eretta una cappella funeraria, poi demolita dal comune, legittima la persona che ne sia titolare ad ottenere riscontro alla richiesta di accesso trovandosi in una posizione qualificata per richiedere l’ostensione degli atti in base ai quali il comune ha assunto le determinazioni per lei lesive e per conoscere le ragioni che hanno condotto l’Amministrazione stessa a revocare la concessione e a demolire la cappella funeraria, senza che possa, allo stato, neppure prospettarsi alcun interesse giuridicamente rilevante di senso contrario.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 3 settembre 2018, n. 5152 (non definitiva)

Consiglio di Stato, Sez. V, 3 settembre 2018, n. 5152 (non definitiva)

MASSIMA

Nel caso di revoca, per ritenuta inadempienza, di convenzione tra comune ed azienda del servizio di illuminazione elettrica votiva nei cimiteri, è ammissibile che le parti chiedano l'”abbinamento nel merito” della domanda di misure cautelari, non comporta una defintiva rinuncia alla domanda avente ad oggetto misure cautelari.

NORME CORRELATE

D. Lgs. 2/7/2010, n. 104

Pubblicato il 03/09/2018
N. 05152/2018REG.PROV.COLL.
N. 03400/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA NON DEFINITIVA
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 3400 del 2018, proposto da
Giovanni Maria B.,… ... Leggi il resto