L’appartenenza a famiglia bisognosa – 2/2

L’appartenenza alla famiglia bisognosa

Forse sarà stato notato l’uso reiterato del termine “situazione economica”, uso che trova la propria motivazione, nel D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159 “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)” [1], che, già fin dall’ art. 1, “Definizioni”, distingue tra “situazione economica equivalente” (ISEE) e “situazione economica” (ISE).
Per inciso, pare opportuno invitare ad una lettura dell’intero articolo, in particolare per la definizione (lett.… ... Leggi il resto

L’appartenenza a famiglia bisognosa – 1/2

Introduzione

Come largamente noto (il grado di applicazione è altro, pur se sia decorso più di un ventennio), l’art. 1, comma 7-bis D.-L. 27 dicembre 2000, n. 392, convertito in L. 26 febbraio 2001, n. 26 (in vigore dal 2 marzo 2001) prevede:
Il comma 4 dell’articolo 12 del decreto-legge 31 agosto 1987, n. 359, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1987, n. 440, si interpreta nel senso che la gratuità del servizio di cremazione dei cadaveri umani di cui al capo XVI del regolamento di polizia mortuaria, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n.... Leggi il resto

Alcune considerazioni sulla legge sulla cremazione e dispersione delle ceneri

Il 3 maggio 2021 si è avuto il ventesimo anniversario dall’entrata in vigore della L. 30 marzo 2001, n. 130.
Si potrebbe ricordare come per molto tempo, pur in presenza di norme di rango primario che lo prendevano in considerazione, l’accesso alla cremazione è stato marginale, nel senso che ben poche persone vi facevano ricorso.
Basti ricordare il dato del 1970, anno nel quale le cremazioni in Italia sono state 1.051 (pari allo 0,002017% dei defunti dell’anno), dato che, raffrontandolo a quello degli anni più recenti, consente di evidenziare quanto sia mutata la situazione.… ... Leggi il resto

Quando la somma di frazioni porta all’unità

Non si tratta di aritmetica. Si tratta di una situazione che, per i diversi e plurimi risvolti che la riguardano, può essere riconducibile alla tipologia del “più unico che raro”.
Un comune ha autorizzato la cremazione di un defunto richiedendo, espressamente, che essa avvenisse congiuntamente con quella di un arto (inferiore), precedentemente amputato al medesimo defunto.
Tra l’altro, è emerso che, in occasione dell’apertura del loculo di pregressa tumulazione, era stata, per l’appunto reperita una “cassetta” contenente l’arto amputato.… ... Leggi il resto

Cremazione di esumati ed accertamento dell’identità del defunto

Un comune ha provveduto all’esecuzione di esumazioni ordinarie, qualche tempo dopo il decorso del turno ordinario di rotazione, rivenendo corpi che non avevano completato i processi trasformativi cadaverici. In applicazione di quanto indicato all’art. 3, comma 1, lett. g) L. 30 marzo 2001, n. 130, il comune ha provveduto a prendere contatto con i familiari aventi titolo.
In un caso, si trattava di persona defunta che aveva 4 figli, 3 dei quali hanno espresso il proprio consenso alla cremazione dei resti mortali.… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

La richiesta di trasporto della salma segue la richiesta di autorizzazione alla cremazione ex art. 80 DPR 285/1990 (essendo naturalmente collegata alla prima dallo scopo di rendere prossime le sepolture delle ceneri di congiunti, fermo che le due attività (cremazione e trasporto della salma) restano giuridicamente (e fattualmente) distinte, essendo oggetto di altrettante separate autorizzazioni, tanto che il diniego della prima non può automaticamente implicare il rigetto della seconda (essendo comunque possibile trasferire i resti mortali non cremati presso altro cimitero, in attesa dell’autorizzazione alla cremazione che avverrà nella nuova sede e che quindi può intervenire anche in seguito).… ... Leggi il resto

CoVid-19: forse, nulla sarà come prima.

L’anno 2020 è iniziato con l’epidemia, poi assurta ala rango di pandemia, denominata CoVid-19m causata dal SARS-CoV-2, che ha visto i primi focolai in Cina, per poi, molto velocemente, raggiungere gli altri Paesi, molti dei quali l’hanno affrontata in modo tra loro non uniforme, non uniformità favorita dal fatto che, trattandosi di un virus “nuovo”, mancavano tutte le informazioni che avrebbero potuto suggerire un comportamento o l’altro. Come noto, l’Italia è stata uno dei primi paesi ad intervenire sui viaggi da/per la Cina, poi ha adottato, con un crescendo di provvedimenti, una serie di restrizioni (inclusi i divieti di esequie e la chiusura dei cimiteri).… ... Leggi il resto