Domanda
Nel nostro Comune, situato in Veneto, vi sono tombe di famiglia gentilizie costruite negli anni ‘60-‘70, che non rispettano i criteri costruttivi indicati dalla circ. Min. Sanità n. 24/1993 (in particolar modo le solette: le bare sono appoggiate su barre di ferro o legno). Quando il concessionario (o gli aventi diritto) ci chiedono la sepoltura di un feretro e verifichiamo che il sepolcro non corrisponde alle norme vigenti di polizia mortuaria, acconsentiamo sì alla tumulazione della salma a condizione che il manufatto venga messo a norma, vietando nel contempo nuove sepolture fino a ristrutturazione avvenuta. Ora un concessionario, pur di poter utilizzare il sepolcro senza sobbarcarsi tali spese di adeguamento, sarebbe disposto a dichiarare non verranno più tumulate salme ma solo cassette di resti mortali o urne cinerarie. Pensa che si possa ac-condiscendere a questa richiesta? Il nostro regolamento comunale in polizia mortuaria – ormai obsoleto – nulla prevede in merito
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.