Trasporto al deposito di osservazione

Domanda: < /br>
Nel Comune viene effettuato all’anno circa un centinaio di interventi per recupero salme decedute in abitazione, di cui solo una decina a pagamento, mentre i restanti vengono addebitati al Comune.
Si chiede se esiste la possibilità di addebitare ai familiari la tariffe relative al recupero di salma deceduta in abitazione.
Questo anche se il medico constatante il decesso contrassegna una casella specifica.
Cioè quella che precisa che il trasporto al deposito di osservazione è autorizzato perché il defunto si trova in abitazione inadatta, nella quale è pericoloso mantenerlo.… ... Leggi il resto

Spessore minimo cassa per trasporto funebre

Domanda: < /br>
Nel caso di trasporto salma destinata ad inumazione dal Comune A al Comune B, distante pochi chilometri, lo spessore minimo della cassa può essere inferiore a 2 centimetri?
Il comma 5 dell’art. 30 del D.P.R. 285/90 parla di 2,5 cm. se il trasporto va da Comune a Comune.
Mentre il comma 4 dell’art. 75 del D.P.R. 285/90 parla di 2,00 cm. per la inumazione.
La legge regionale dispone solo l’esenzione da iniezione conservativa e dall’uso della controcassa in zinco.… ... Leggi il resto

Spesa per sosta nella cella frigo

Domanda: < /br>
Alcuni mesi fa nel territorio del Comune di decesso A, sito in Trentino Alto Adige, è stato rinvenuto un cadavere a seguito di suicidio, per il quale la Polizia di Stato ha richiesto immediato avvio al cimitero del Comune limitrofo B (essendo il Comune di decesso sprovvisto di cella frigorifera).
La salma ha sostato nella cella frigo per oltre 100 giorni, fino a quando la Procura della Repubblica del Comune B ne ha richiesto l’avvio al Comune di decesso per la sua sepoltura.… ... Leggi il resto

Permesso di seppellimento ed autorizzazione al trasporto

Risposta: < /br>
Una persona morta all’ospedale di un Comune lombardo A è stata trasportata come salma, con l’allegato 2 del regolamento reg.le lombardo n. 6/04, nella sua abitazione sita nel Comune lombardo B.
Il Comune A ha rilasciato il permesso di seppellimento, come Comune di decesso, ma non quello di trasporto per il cadavere, sostenendo che così prevede la vigente normativa e che l’allegato 2 è già di per sé stesso un permesso di trasporto.
In ultima analisi, il Responsabile cimiteriale del Comune B reputa tale prassi non corretta e chiede delucidazioni in merito.… ... Leggi il resto

Trasporto salma dal luogo di decesso

Domanda: < /br>
Una salma, deceduta in un centro ricreativo, viene trasportata – su richiesta della famiglia e con certificato medico presso l’abitazione in attesa del funerale.
D’altro canto, il Comune ha una convenzione con una Casa Protetta del territorio, idonea al servizio di camera mortuaria/deposito di osservazione.
Per questo, nella convenzione si specifica che tali funzioni riguardano esclusivamente:
– persone decedute in abitazioni inadatte, su richiesta dei familiari, con certificazione medica ad esclusione di cause di reato;
– persone decedute a cui siano stati eseguiti autopsia o riscontro diagnostico (di ritorno dalla medicina legale);
– persone decedute in altri luoghi per cui si richieda la sosta nelle camere ardenti in attesa del trasporto funebre.”… ... Leggi il resto

Trasporto funebre a cassa aperta

Domanda: < /br>
In un Comune dell’Emilia-Romagna l’ospedale ha rilasciato un’autorizzazione al trasporto di salma dall’ospedale all’abitazione del defunto (come obitorio prima del funerale).
Nonostante la normativa regionale preveda il trasporto da abitazione a camere ardenti/ospedale, su richiesta dei parenti, si è rilasciata l’autorizzazione di cui sopra.
Ora il responsabile dell’Ufficio Polizia mortuaria chiede come comportarsi nel rilascio delle autorizzazioni e se esiste differenza tra trasporto salma e di cadavere fatto a cassa aperta.


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Risposta: < /br>
Si ritiene che il trasporto di salma possa essere svolto unicamente in direzione di obitorio/deposito di osservazione, servizio mortuario di strutture ospedaliere pubbliche o private, strutture per il commiato.… ... Leggi il resto

Decesso di non residente straniero in condizione di povertà

Domanda: < /br>
Si domanda come ci si debba comportare nel caso in cui avvenga il decesso di un extracomunitario non residente ed in condizioni di povertà.


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Risposta: < /br>
In caso di decesso in territorio italiano di persona straniera e non ancora residente in Italia, con disinteresse dei familiari, è competente il Comune di decesso.
Quindi si deve garantire la sepoltura a sistema di inumazione in uno dei cimiteri del Comune, in base al disposto dell’art. 50 del DPR 10/9/1990, n.… ... Leggi il resto