Russia alle prese con l’alta mortalità riconducibile alla quarta ondata Covid

Nuovo record di decessi giornalieri dovuti al Covid-19 registrato in Russia, in quella che pare essere la quarta ondata dell’epidemia, decuplicata dalla variante Delta e da una campagna di vaccinazione che procede a rilento.
A fine settembre aveva ricevuto la prima dose solo il 33% circa della popolazione (47,9 milioni di persone) e circa il 30% (42 milioni) aveva ricevuto l’immunizzazione completa.
Sono numeri molto bassi, se confrontati con quelli di altri Paesi Europei e sicuramente non sufficienti per una popolazione di circa 146 milioni di abitanti, dove la variante Delta è ormai prevalente al 99%.
In questi ultimi giorni, la Russia ha già battuto quattro volte il suo record di morti quotidiane in 24 ore, registrando in media 850 vittime.
Il numero totale di deceduti per Covid ammonta ora ufficialmente a oltre 210.000, rendendo la Russia il paese con più vittime di Coronavirus in Europa. I nuovi contagi sono stati 25.769 e i ricoveri 15.391.
I contagi sono in aumento soprattutto a Mosca (4.294) e San Pietroburgo (2.463).
Se il Covid continua la sua marcia veloce, ciò è anche dovuto alla pressoché totale inesistenza di restrizioni in Russia.
Il green pass, introdotto a Mosca nel corso dell’estate, ora non è già più richiesto, rendendo di fatto libero l’accesso per ristoranti, bar, piscine, teatri, cinema, musei e via elencando.
Le mascherine e il distanziamento sono ancora in vigore, ma in realtà nessuno controlla. E anche questo non aiuta a frenare la diffusione del virus.
Il ministero della Salute russo ha infine varato una proposta per allentare le norme che disciplinano l’importazione dei vaccini stranieri e consentire così ai russi anche la vaccinazione con Pfizer/BioNTech o Moderna.

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