[fun.news.829] A Modena passa in Consiglio comunale la scelta dell’affido familiare delle ceneri

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato lunedì pomeriggio a larghissima maggioranza, due soli voti contrari ed un’astensione dalle fila di Forza Italia, una delibera per la concessione dell’autorizzazione all’affidamento e conservazione delle ceneri dopo la cremazione dei cadaveri. Nella sua presentazione Simona Arletti, assessore alle Politiche per la salute, ha sottolineato come il regolamento comunale di Polizia Mortuaria non vieti l’affidamento a familiare e che esiste una richiesa da parte di numerosi cittadini su questo argomento. Per questo motivo si è deciso di fissare i principi generali per dar corso all’iniziativa. Fra questi deve essere nota la volonta del defunto o del parente più prossimo affinchè le ceneri siano conservate in un luogo diverso dal cimitero e che le ceneri, contenute in apposite urne da mantenere sigillate, siano conservate nel rispetto della identificazione, cura, conservazione e sicurezza. Secondo Achille Caropreso (FI), che parlava a titolo personale, non è ammissibile che le ceneri possano essere portate a casa mentre per Ercole Toni (DS) l’Ordine del Giorno è una giusta risposta all’aumento delle richieste di creamazione e conservazione delle ceneri a casa. Baldo Flori (Modena a Colori) si è soffermato sulla scarsa qualità delle camere ardenti in città e la realizzazione di una sala priva di simboli religiosi per il commiato. Maurizio Dori (DS) ha chiesto la creazione di un centro provinciale per la cremazione per evitare di dover andare fuori provincia con tempi di attesa e spese di trasporto. Secondo Dori sostenere le cremazioni aiuterà a non dover ampliare i cimiteri. Per Mauro Manfredini (Lega Nord)è giusto rispettare la libertà di scelta dei cittadini per la conservazione dei resti mortali mentre è un atto di civiltà la realizzazione di una sala di commiato. Il tema della morte, secondo Alberto Caldana (Margherita) deve essere assunto a livello politico, quindi sollecitando l’amministrazione, come “qualità del morire”, legato strettamente al percorso della “qualità della vita”. Per Giuseppe Campana (DS) già nella scorsa consiliatura si era chiesto al Comune di organizzare la sala del commiato mentre per Alvaro Colombo (RC) il tema della morte è esorcizzato e tenuto nascosto dalla società moderna.

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