[fun.news.712] La Regione Piemonte cambia orientamento sulla polizia mortuaria

La Regione Piemonte, dopo essere intervenuta con due leggi in materia di polizia mortuaria e di cremazione, prende atto dei rilievi fatti da alcuniComuni e mette nero su bianco il suo imbarazzo a proseguire a regolare la materia fino a che non verranno definiti gli ambiti propri della Regione con l’approvazione dell’AC 4144. Con questa presa di posizione, registrata in uno scambio di note anche con il Comune di Torino, la Regione Piemonte rende pubblico il proprio cambiamento di indirizzo: non più anticipare lo Stato con norme regionali in materia di polizia mortuaria, ma farle seguire alla emanazione della legge quadro nazionale, riconoscendo la difficoltà che vi è ad operare in tale contesto e la necessità della unicità di indirizzi nazionali. Il concetto è chiaramente espresso nel seguente passo: “La difficoltà di procedere alla definizione di norme regionali in materia di polizia mortuaria e’ anche determinata dal fatto che la medesima contempla sia aspetti prettamente sanitari, sia altri aspetti che sono riconducibili all’ordine pubblico, mentre altri ancora possono avere rilevanza penale. Si tratta quindi di una materia multidisciplinare, non facilmente riconducibile ad una singola competenza unitariamente intesa (statale o regionale). Occorre poi tenere conto che alcune norme devono risultare univoche su tutto il territorio nazionale per garantire uniformità di procedure (ad esempio il decesso puo’ avvenire in una regione e il seppellimento in un’altra). Tenuto conto della modifica dell’art.117 della Costituzione e del variegato quadro legislativo nazionale vigente, si ritiene che la sintesi, sul piano legislativo, nella definizione di principi uniformi in materia funeraria, non possa che competere alto Stato.”

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