[fun.news.687] Scambio di note tra ANCI Lombardia e Regione sulla legge 22/03 in materia funeraria

Riscontrando la lettera che il Presidente dell’ANCI Lombardia On.le Torchio aveva effettuato al Presidente della Regione Formigoni sulla LR 22/03 in materia funeraria, quest’ultima, con nota dell’Assessore alla Sanità Borsani, ha chiarito che all’art. 9 comma 8 della LR 22/03 si “prevede il parere dell’ASL e dell’ARPA secondo le rispettive competenze”. Tale previsione “è da intendersi relativamente a quanto previsto ai punti per i quali sussistono tali competenze, tra cui non rientra evidentemente la tariffazione e le modalità di concessione, che come noto, rientrano nelle competenze del Comune”. Si chiarisce pertanto uno dei punti di maggior attrito tra Comuni e Regione. Resta ancora da chiarire, per Bazzoni, Presidente del Dipartimento servizi alla Persona dell’ANCI Lombardia, la problematica delle autorizzazioni di stato civile, dove nella stessa nota la Regione Lombardia segnala che: “- L’autorizzazione alla dispersione delle ceneri a cura dell’Ufficiale di stato civile è prevista dall’art. 2 della L. 130/01, quindi dal legislatore statale: con la LR 22/03 il legislatore regionale nulla ha innovato in materia; – L’autorizzazione alla cremazione è assegnata all’Ufficiale dello stato civile dalla medesima L. 130/01 e con la LR 22/03 si sono rispettati, peraltro integralmente, i principi affermati dalla legislazione statale.” Sempre Bazzoni ricorda che in proposito l’ANCI Lombardia ha interessato, tra gli altri, il Ministero dell’Interno, specificando che i Comuni lombardi si atterranno alle istruzioni che da questo perverranno, ma che fino a tale data, mancando la regolamentazione attuativa, in particolare per la dispersione delle ceneri, i Comuni proseguiranno secondo la norme stabilite dal DPR 396/2000. Per le altre questioni, l’ANCI Lombardia confida, vengano risolte in sede di elaborazione del regolamento attuativo della LR 22/03, che è in fase di elaborazione.

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