[fun.news.686] Le associazioni delle autonomie unite contro il DDL di riforma costituzionale

Gli stati generali di Anci, Upi, Uncem e Lega delle autonomie, riuniti a Rimini al salone delle autonomie locali EuroP.A. hanno criticato ferocemente il ddl di riforma costituzionale che il Governo si appresta a far approvare da un ramo del Parlamento. Nell’ordine del giorno siglato da tutte le associazioni si chiede “la modifica del ddl costituzionale almeno nella parte, per gli enti territoriali essenziali, concernente la seconda Camera, la sua composizione ed i suoi poteri in particolare: la definizione di un modello di Senato federale a composizione mista che preveda la presenza di rappresentanti delle autonomie locali; la previsione del riconoscimento del diritto di accesso alla Corte Costituzionale ai Comuni, alle Province e alle città metropolitane per la tutela delle attribuzioni costituzionalmente assegnate; il riconoscimento costituzionale della conferenza unificata, quale sede privilegiata di raccordo e di concertazione istituzionale tra i diversi livelli di governo della Repubblica” Secondo Borghi presidente dell’Uncem, l’Unione nazionale delle comunità montane, “si sta creando un modello in cui le autonomie locali debbono essere subordinate e soggette ai voleri di uno dei due livelli legislativi, Stato da un lato e Regioni dall’altro. Insomma spingere a tutta velocità il federalismo istituzionale senza considerare quello fiscale rischia di produrre guasti e allora diciamo no a strappi irreparabili”

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