Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, in riferimento alle notizie apparse su organi di stampa in relazione a presunte incertezze sulla data di scadenza della presentazione del modello unico ambientale, precisa che il Dicastero, unitamente al Consiglio dei Ministri e al Ministero delle attività produttive ha ricevuto richieste scritte di precisazione da parte di Confindustria, Confcommercio, Tavolo dei Dieci e Unioncamere, in ordine alla determinazione del termine entro il quale deve essere presentata la dichiarazione Mud (sezione Ippc e sezione rifiuti). Essendo l’indicazione di tale termine essenziale per gli operatori in quanto inadempienze od omissioni sono sanzionate ai sensi di legge, il Ministero dell’ambiente ha ritenuto necessario, in ossequio alla politica di trasparenza nei confronti dei cittadini, precisare il proprio parere in merito per iscritto. Poiché nel Dpcm del 24 febbraio 2003 (comparso sulla GU del 27/2/2003), che ha integrato il primo Dpcm del 24/12/2002 (comparso sulla GU del 4 gennaio 2003), sono state pubblicate moltissime schede non presenti in precedenza, non può che applicarsi, secondo il parere del Ministero dell’ambiente, il disposto dell’articolo 6 della legge 70/94 che prevede, in caso di “modifiche e integrazioni al Mud” pubblicate tra il primo gennaio e il 31 marzo, un differimento nel termine per la presentazione di 120 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione del provvedimento. Essendosi il Mud completato con il Dpcm del 24 febbraio 2003 pubblicato sulla GU del 27 febbraio 2003, il termine da rispettare ex lege non può essere diverso dal 27 giugno 2003. Ovviamente il termine riguarda tanto le sezioni dell’Ippc che dei rifiuti per evitare – per di più in un procedimento di semplificazione – la creazione di un modello unico composto da due capitoli diversi da inviarsi a due destinatari diversi, con sistemi diversi, in date diverse: sarebbe inevitabile la confusione comportamentale e sicura una abnorme lievitazione dei costi a carico soprattutto delle piccole e medie imprese.
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