[fun.news.436] Ue: la commissione deferisce l’Italia alla Corte Giustizia per “direttiva trasparenza”

La Commissione europea ha citato l’Italia assieme ad altri paesi davanti alla Corte di giustizia dell’Ue per una mancata applicazione della «direttiva sulla trasparenza». Si tratta della normativa europea che impone alle imprese incaricate di prestare servizi di ”interesse generale” di tenere separata la contabilita’ delle attivita’ di servizio pubblico da quella relativa alle operazioni esercitate in settori aperti alla concorrenza. Gli altri paesi citati davanti alla Corte di Lussemburgo sono Francia, Portogallo, Svezia, Finlandia e Irlanda. Questa direttiva – si legge in una nota – ”vale specialmente per i settori recentemente liberalizzati nei quali i concorrenti emergenti sono ancora vulnerabili”. ”La contabilita’ separata – prosegue la nota – mette a disposizione degli Stati membri uno strumento per verificare che le risorse pubbliche destinate a finanziare l’assolvimento dei compiti di servizio pubblico non vengano utilizzate per falsare la concorrenza”. Bruxelles aveva modificato la precedente direttiva sulla trasparenza nel luglio 2000 e gli stati dell’Ue erano tenuti a ”recepire” (trasporre in legge) il nuovo testo entro il 31 luglio 2001. Nell’ottobre di quell’anno erano partite le lettere di richiamo e nel giugno 2002 l’esecutivo Ue su indicazione del Commissario europeo alla concorrenza Mario Monti, aveva avviato una procedura di infrazione contro i sei paesi ritardatari tra cui l’Italia. ”Poiche’ ad oggi questi paesi non hanno ancora comunicato alla Commissione le disposizioni prese per recepire la direttiva – si afferma ancora nel comunicato – questa ha deciso, alla fine del 2002, di presentare un ricorso alla Corte di giustizia europea”. Come normale in questi casi, i tempi di esame del caso da parte dei giudici di Lussemburgo si prevedono lunghi.

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