Primi firmatari i Consiglieri Nicoletta Verì (PdL) e Camillo Sul pizio (IdV) fa un sostanziale passo in avanti il progetto di legge della Regione Abruzzo – licenziato il 13 giugno 2012 in Quinta Commissione (Affari Sociali e Tutela della Salute) del Consiglio regionale. Il provvedimento legislativo prevede che la Regione si attivi per “promuovere l’informazione sulla cremazione e su forme di sepoltura di minore impatto per l’ambiente, nel rispetto dei diversi usi funerari propri di ogni comunità”.
L’autorizzazione alla cremazione viene rilasciata dall’ufficiale di stato civile del Comune dove è avvenuto il decesso, “nel rispetto della volontà espressa dal defunto o su richiesta dei coniugi, dei figli legittimi, legittimati, naturali, riconosciuti e adottivi, ovvero del convivente more uxorio, purché la stabile convivenza con il defunto duri da almeno due anni prima della data di decesso”.
L’urna cineraria può essere destinata al cimitero, o consegnata ai familiari che possono conservarla in casa oppure disperdere le ceneri in montagna, in mare, nei laghi e nei fiumi, nel rispetto delle distanze dai centri abitati e delle altre disposizioni vigenti. Nel progetto di legge è poi prevista l’istituzione delle ‘strutture per il commiato’ e delle ‘case funerarie’: spazi, realizzati da soggetti pubblici o privati, per l’esposizione delle salme e per i riti del commiato. La loro fruizione è garantita a chiunque ne faccia richiesta e devono rispondere a precisi requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa statale e regionale.
“Il testo di legge licenziato – spiega Nicoletta Verì, Presidente della Quinta Commissione – punta a mettere ordine in una materia così delicata e particolare, rispondendo alle esigenze più volte manifestate da Asl, Comuni e imprese funerarie. Erano 11 anni che in Commissione giacevano proposte di legge che riguardavano questo settore. Siamo riusciti, grazie al contributo delle diverse forze politiche, a fare una sintesi e a presentare un unico testo che ora sarà portato in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva”.
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