L’inaugurazione della sala del commiato di Missaglia, in provincia di Lecco, si è svolta lo scorso sabato 19 maggio, nonostante lamentele e reclami diffusi.
Questo perché il locale, che ospiterà i defunti in attesa di essere sepolti, si trova al piano terra di un condominio, che si trova a due passi dalla parrocchia e ad un centinaio dal cimitero.
Né la petizione inviata al sindaco nell’ottobre del 2005 a firma di 150 condomini e cittadini contrari alla sala, né il ricorso al TAR hanno quindi impedito l’apertura dello spazio tanto contestato da parecchi cittadini missagliesi.
Ma la loro protesta anonima non è tardata ad arrivare: il giorno dell’inaugurazione il paese si è svegliato coperto da una trentina di epigrafi recitanti:
“Dopo una lunga esistenza è morta Piazza Libertà. Ne danno il triste annuncio i cittadini increduli per la prematura scomparsa. La mesta cerimonia si svolgerà sabato mattina alla presenza delle autorità locali”.
Epigrafi che sono state rimosse dietro ordine del Sindaco Marta Casiraghi, che non ha mai fatto mistero di approvare l’apertura del servizio.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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