Quest’anno a Milano la cremazione raggiunge il 58% del totale delle sepolture.
La stima è dei servizi funerari e cimiteriali del Comune.
Una media che non solo distanzia il capoluogo lombardo dal resto d’Italia, dove le incinerazioni sono in media del 9%, ma anche dal quadro medio europeo (36,6%). Il primato milanese è stato sottolineato durante i lavori del meeting europeo organizzato dal European federation of funeral services (Effs) dedicato alla cremazione.
«Milano incarna un ruolo pionieristico in questo settore, per ragioni sia storiche, sia culturali – ha spiegato l’assessore comunale ai Servizi al Cittadino, Stefano Pillitteri –. In questi anni l’amministrazione è stata lungimirante nel costruire il polo crematorio di Lambrate, di cui ora stiamo progettando l’ampliamento».
Lo scorso anno sono stati cremati proprio a Lambrate 7.920 corpi. «Stanno cambiando le modalità del culto dei morti, anche se alcuni scelgono la cremazione come forma di risparmio» ha spiegato Luigi Balladore, direttore dei servizi funerari e cimiteriali del Comune.
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