Con la chiusura temporanea (ancora per poco) del crematorio di Como e la operatività limitata di quello di Varese, diverse imprese funebri delle zone frontaliere con la Svizzera portano i feretri a cremare nei forni di Locarno, Bellinzona e Lugano. Altre si riversano verso gli impianti di Cinisello Balsamo e Brescia.
Secondo diversi impresari funebri il servizio in Svizzera è inappuntabile e non vi è da attendere la settimana o anche più necessaria per cremare un cadavere, come nell’alta Lombardia.
La situazione dovrebbe normalizzarsi con ripresa della operatività del crematorio di Como, che raddoppierà la sua potenzialità attuale, ma anche quando sarà emanato il piano dei crematori della Regione Lombardia.
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