La cremazione di cittadini stranieri in territorio italiano.

Nota della Redazione: appunti tratti e rielaborati da: Sereno Scolaro, La polizia mortuaria, anno 2007, Maggioli edizioni.

 

Nel caso, invero nemmeno tanto raro, data l’intensità odierna dei flussi migratori, della cremazione dei cittadini stranieri, deceduti sul nostro territorio nazionale, si deve sempre ricordare come l’incinerazione delle spoglie umane, così come altri diritti attinenti alla materia della polizia mortuaria, sia riconducibile ai c.d. diritti della personalità, cioè quei diritti assoluti che spettano alla persona in quanto tale ed in questo novero sono compresi, senza dubbio, il diritto al nome, il diritto all’immagine, i diritti di disporre del proprio corpo nel solco delineato dall’Art.… ... Leggi il resto

Tumulazione privilegiata in cattedrale a Modena

Modena, sabato 24 settembre 2016: riposeranno per sempre in cattedrale le salme dei due ultimi Arcivescovi: S.E. Mons. Antonio Lanfranchi e S.E. Mons. Benito Cocchi, deceduti, a breve distanza l’uno dall’altro negli scorsi mesi.

La solenne cerimonia di traslazione si è tenuta in un assolato mattino preautunnale, con grande partecipazione dei fedeli e del popolo modenese tutto, come può anche evincersi dal seguente VIDEO.

I due feretri (visivamente in ottime condizioni e senza nessun segno di affaticamento meccanico) precedentemente tumulati, in via provvisoria, presso il civico cimitero monumentale di San Cataldo, dopo il saluto, di rito, delle autorità cittadine (Sindaco e Prefetto) sono state accolte in Duomo da un’ordinata processione guidata e condotta dall’attuale Arcivescovo di Modena Mons.… ... Leggi il resto

Verbale sul corretto confezionamento del feretro in capo all’addetto al trasporto: dichiarare il falso costa caro!

Ormai quasi tutte le Regioni che abbiano affrontato compiutamente, anche se in modo disordinato e disomogeneo, la riforma dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali, demandano all’addetto al trasporto funebre la responsabilità, prima di spettanza sanitaria ex Paragrafo 9.7 Circ. Min. 24 giugno 1993 n. 24 esplicativo dell’art. 30 D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285, di controllo sul corretto confezionamento del feretro.

In Emilia-Romagna (il caso di specie in esame, ormai generalizzato, è estensibile anche al altre ed analoghe esperienze regionali) l’attestato di garanzia per il trasporto di cadavere trova fonte nella determinazione del responsabile del Servizio Sanità pubblica della regione Emilia-Romagna n.… ... Leggi il resto

Lastre sepolcrali o semplice cippo identificativo sulle fosse dei campi ad inumazione: quali obblighi minimi per il gestore del cimitero?

Effettivamente, secondo una lettura molto rigida della disposizione, l’art. 62 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285, il quale è normativa di rango secondario (regolamento) e non di Legge, consentirebbe l’installazione, solo sulle aree concesse per sepolture private, di lapidi e monumenti funerari, nel rispetto delle speciali norme e condizioni contemplate nel regolamento comunale di polizia mortuaria, così come l’art. 70, successivo, individua l’obbligo, ed il conseguente onere, per il comune di provvedere a contraddistinguere ogni singola fossa dei campi ad inumazione con apposito cippo identificativo, oggi operazione rientrante nelle voci di calcolo con cui ai sensi dell’ art.… ... Leggi il resto

Regolamento Comunale di polizia mortuaria: scrivere o copiare? Il problema dell’omologazione.

Ogni Comune, a far data dal Regio Decreto n. 2322/1865, osia all’alba della formazione del Regno d’Italia, deve necessariamente dotarsi di uno strumento indispensabile per il buon governo locale del fenomeno funerario: il regolamento comunale di polizia mortuaria, ma esso in alcune realtà locali ancora latita, evidentemente il comando del Legislatore a distanza di oltre 150 anni non è stato ancora recepito!

Non è mai operazione suggeribile quella di “copiare” pedissequamente in sede di redazione di quest’ultimo (ma il principio vale per qualsiasi regolamento comunale) disposizioni od indicazioni già presenti in altri atti ufficiali, magari di livello diverso e sovraordinato, si tratterebbe di un’inutile e ridondante appesantimento burocratico….poi… ... Leggi il resto

Apertura ossario comune…con sorpresa!

Modena: C’è un giallo al cimitero di Saliceto Panaro, quello che si trova a Modena Est, vicino alla chiesa della frazione e al sottopasso del tratto ferroviario. Un fatto inquietante sul quale sta indagando la procura di Modena e che ha portato, da parte della questura, nello specifico la squadra Mobile guidata dal dottor Enrico tassi, a sequestrare una piccola area all’interno del cimitero stesso.

 

Da quanto si è saputo sono stati scoperti dei resti umani di cui non si conosce l’identità e neanche la provenienza.… ... Leggi il resto

Cremazione di prodotto abortivo o del concepimento: legittimità della richiesta e relativa competenza autorizzatoria.

Cara Redazione,

scrivo dalla Regione Emilia Romagna. Mi è stato chiesto se è possibile fare cremare un feto di circa 28 settimane, la cui nascita non è stata dichiarata all’ufficio di Stato civile, ho letto che la cremazione di feti, prodotti abortivi è possibile, ma il problema è chi deve autorizzare la cremazione?

Dovrebbe essere l’Ausl, ma l’Ausl non l’ha mai agito in tal senso, ha, infatti, sempre autorizzato solo il trasporto. Chi è competente ad autorizzare detta cremazione e con quali modalità.... Leggi il resto

Atti ablativi sulle concessioni cimiteriali e principio di pubblicità del procedimento ex Artt. 7, 8 e 21- bis Legge n. 241/1990.

Il presente saggio s’incardina su questi due assiomi di ordine comune, almeno per chi pratichi, con qualche dimestichezza, il diritto funerario.

 

1) La presunzione di conoscenza legale degli atti, correlata all’espletamento delle formalità di pubblicazione prescritta dalla legge o dai regolamenti si riferisce alla categoria degli atti amministrativi generali, che hanno come destinatari un numero elevato di soggetti.

 

2) Nel caso di specie l’atto di revoca, non rientra nella categoria degli atti amministrativi generali in relazione ai quali non è prescritta la notifica individuale, trattandosi al contrario di provvedimento avente destinatari determinati.… ... Leggi il resto

Le cause estintive nel rapporto concessorio: il fattore temporale.

Se la decadenza risulta, in qualche modo, “riconducibile” ad un comportamento del concessionario e la revoca corrisponde all’esercizio di una potestà di ritiro in capo all’ente concedente, pur se pesantemente condizionata almeno nella stesura, molto limittiva, dell’Art. 92 comma 2 D.P.R. n.285/1990,, l’estinzione si colloca sul piano dell’oggettività, dell’esistenza di fatti privi di agente con efficienza causativa, di mere situazioni in sé sussistenti.

 

Volendo affrontare la que­stione in termini volontaristici (…ma ciò potrebbe anche essere improprio, a certe condizioni), nella decadenza la volontà con­siste nell’inadempimento o nell’omissione (anche quando ciò sia inconscio o non intenzionale, come nel caso dell’inerzia o dell’abbandono ex Art.… ... Leggi il resto

Il servizio di custodia dei cimiteri

Tutti cimiteri devono essere provvisti e dotati di un servizio di custodia, siano essi eminentemente comunali (ed è la loro forma più tipica), quanto “consorziali”. Ovviamente se i campisanti sono più di uno si deve ragionare in termini di “sistema cimiteriale”.

 

La locuzione di “servizio di custodia” consente di conferire un rilievo differente rispetto alla custodia di tipo tradizionale, in cui vi era un particolare richiamo espresso alla figura del custode, pressoché assente (specie nei campisanti di piccole dimensioni nel forese), salve le previsioni concernenti all’abitazione del custode rinve­nibili negli artt.… ... Leggi il resto

Ospedali e case di cura: la vestizione dei defunti può esser a titolo oneroso?

Piglio spunto, nella stesura di questo articolo, da una controversa norma regionale. L’art. 8, comma 10 Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 7/R dell’8 agosto 2012 (Regione Piemonte, cioè l’unica ad ora ad aver, seppur a sproposito, legiferato sulla materia) considera, infatti, limitatamente ai casi di decessi in strutture sanitarie o di ricovero, come questi nosocomi possano provvedere (con il consenso dei familiari) alla vestizione e composizione del defunto, tra l’altro a titolo oneroso, attribuendo all’ASL la deliberazione della misura del corrispettivo di un tale servizio.… ... Leggi il resto

La “rinuncia” nelle concessioni cimiteriali: modi, forma e natura dell’atto.

 

La rinuncia, quale atto unilaterale, irrevocabile e, secondo alcuni giuristi, pure recettizio, mentre altri studiosi si attestano su opinione contraria (il comune ha, comunque, quale parte funzionalmente sovraordinata nel rapporto concessorio instauratosi, solo facoltà e non obbligo di accoglierla) è un atto di esercizio della titolarità che il soggetto ha sulla concessione, ed è, in astratto, svincolata da limiti, salvo quello soggettivo. Infatti, il soggetto rinunciante deve essere nel pieno possesso dei diritti afferenti alla concessione e non solo di alcuni di essi (in quest’ultimo caso, la rinuncia non potrà che riguardare che questi ultimi).… ... Leggi il resto

Certificato necroscopico: quale contenuto minimo?

Cara Redazione,

nella mia zona, il medico necroscopo, forse per prudenza, non firma il relativo certificato se prima non ha consultato la Scheda Istat, in caso contrario minaccia di richiedere il riscontro diagnostico (https://www.funerali.org/polizia-mortuaria/autopsia-giudiziaria-e-riscontro-diagnostico-quali-differenze-di-fondo-45226.html). E’ legittima questa prassi? A me, francamente, sembra assurda!

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Dopo la Legge di Revisione Costituzionale n. 3/2001, implementata, poi, dalla Legge ordinaria n. 131/2003 in forza delle quali, trattandosi la polizia mortuaria di materia anche a rilevanza sanitaria, la normativa sui servizi funebri, necroscopici e cimiteriali è stata “regionalizzata” (gravissimo errore strategico!)… ... Leggi il resto

Lo stato di abbandono del sepolcri: percorsi giurisprudenziali e regolamentari di definzione

La decadenza sanzionatoria (https://www.funerali.org/cimiteri/la-decadenza-delle-concessioni-cimiteriali-915.html), a differenza della revoca per interesse pubblico prevalente, viene pronunciata, con effetto dichiarativo e non costitutivo rispetto all’inosservanza di determinati obblighi a carico del concessionario (ad es. quello di costruire la sepoltura entro un tempo determinato), da precisarsi nel Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria e nell’atto di concessione o nella convenzione (cd. concessione-contratto) che sovente l’accompagna, essendo la concessione, in sè, atto tipicamente unilaterale, mentre il rapporto concessorio che s’instaura ha natura para-contrattuale.… ... Leggi il resto

Denaro per rilasciare certificati di morte: licenziati 3 dipendenti dell’Anagrafe di Roma

Il Campidoglio ha licenziato per “giusta causa” tre dipendenti del Comune per aver intascato denaro per fornire certificati di morte che avrebbero dovuto rilasciare gratuitamente. Il procedimento disciplinare a loro carico era stato aperto lo scorso gennaio: i tre lavoratori erano in organico alla Direzione Anagrafe di Roma Capitale.
Il procedimento disciplinare aperto lo scorso gennaio a loro carico, a quanto si apprende da Palazzo Senatorio, si è concluso con il licenziamento per “giusta causa” dei tre dipendenti.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2016/3-b

Il Comune sito in Lombardia, in ottemperanza al proprio Regolamento di Polizia Mortuaria, nel caso in cui la ricerca effettuata non abbia dato esiti positivi in ordine alla presenza di soggetti rientranti nella sfera legata alla definizione di “famiglia del concessionario” (art. 77 del Regolamento di polizia mortuaria comunale), può procedere a dichiarare la decadenza della concessione, anche in presenza di eredi/collaterali – ma non rientranti nella definizione di famiglia del concessionario – ancora in vita?... Leggi il resto