Se la salma diventa subito cadavere, come provvedere al trasporto a ‘cassa aperta’? – 1/2

Quasi tutte le Regioni, in applicazione del nuovo art. 117 Cost. (potestà legislativa concorrente), hanno avviato un processo di caotiche riforme, mirato a rimuovere, in parte, l’orientamento, molto rigido e dirigista del vigente Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria (D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285), in tema di trasporti “a cassa aperta” di cui all’art. 17, creando però qualche nuova e diversa complicazione.
Muovendo dall’assunto che il dettato costituzionale, come novellato dalla Legge di revisione costituzionale n.… ... Leggi il resto

CoVid-19 ed adempimenti fiscali nella polizia mortuaria: come assolvere l’imposta di bollo?

Abbiamo formulato al Dr. Sereno Scolaro alcune domande, in tema di polizia mortuaria, procedimenti autorizzativi ed adempimenti fiscali (nel caso concreto: imposta di bollo) che gravano sulla consueta attività funebre, in tempi di recrudescenza di CoVid-19. Entrando, ora, in medias res:

  1. L’ordinanza della Protezione Civile n.664/2020 prevede espressamente di smaterializzare gli atti autorizzativi di polizia mortuaria, attraverso l’uso dei canali di posta elettronica (meglio se certificata? Ulteriore cruccio, perché proprio non si è capito!) La prefata ordinanza dovrebbe rimanere in vigore sino alla cessazione dello stato d’emergenza, fissato per il 15 ottobre (e prorogabile?).
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Tempi tecnici per passare dalla fattispecie medico-legale di “cadavere” a quella di “resto mortale”?

Un po’ di storia sulla recente normativa cimiteriale: prima dell’emanazione del D.P.R. n.254/2003, il Ministero della Salute, in risposta a due distinti quesiti di Comuni (p.n. 400.VIII/9Q/1686 e 400.VIII/9Q/2515 ambedue del 4/7/2003), aveva ribadito la vigenza, a tale data, del comma 2 dell’art. 86 del DPR 285/90, e, quindi, che “non era consentita la cremazione di resti mortali derivanti da tumulazione senza procedere ad inumazione, anche qualora fossero decorsi 20 anni dalla tumulazione [stagna]”.
Inoltre, lo stesso Ministero aveva confermato l’orientamento prevalente della dottrina con questa nota esplicativa: “in caso di resti mortali derivanti da esumazione, le modalità della pratica della cremazione sono prese in esame dalla (…) circolare n.… ... Leggi il resto

Costruzioni cimiteriali: ma… il D.P.R. n. 285/1990 ha natura di normativa speciale?

Cara Redazione,
vorrei sottoporre il seguente argomento alla vostra attenzione:
il regolamento di Polizia Mortuaria del mio Comune prevede che il concessionario di un’area cimiteriale debba presentare il progetto di edificazione entro un certo termine (6 mesi dalla concessione dell’area); inoltre è imposto, con norma positiva, per giunta, che i lavori debbano essere ultimati entro 2 anni.
La mancata osservanza dei termini comporta l’applicazione di penali e, dopo 3 mesi, la decadenza della concessione per inadempienza contrattuale.… ... Leggi il resto

Dei sepolcri privati: alcune considerazioni preliminari

Il profilo giuridicamente più rilevante dei sepolcri privati interni al cimitero è quello della natura della concessione e del diritto di sepolcro, da questa promanante.

Mentre vi é consenso pressochè unanime circa la demanialità dei cimiteri comunali (cfr. art. 824 comma 2 Cod. Civile, nel diritto vigente), si è, invece, molto dibattuto sulla tipologia, costitutiva o traslativa, della concessione comunale di porzioni di manufatti o di aree cimiteriali, allo scopo di realizzarvi sepolcri, soprattutto a sistema di tumulazione.… ... Leggi il resto

Art. 1 comma 7-bis Legge n. 26/2001: difficoltà applicativa dell’ultimo capoverso

L’art. 1 comma 7-bis del D.L. 392/2000 “Disposizioni urgenti in materia di enti locali”, convertito con modificazioni nella L. 28 febbrario 2001 n. 26 contiene una norma di interpretazione autentica di quanto stabilito nel comma 4 dell’articolo 12 del decreto-legge 31 agosto 1987, n. 359, convertito a sua volta nella L. 440/1987 che disponeva, in via generale, la completa gratuità del servizio di cremazione per chi avesse optato di accedere a tale pratica funeraria, ancora molto residuale, in quel dato periodo storico.… ... Leggi il resto

Funerale per indigente ed assunzione degli oneri: a carico di quale Comune sorgono obbligatori?

Regge ancora per la categoria (numerus clausus) dei trasporti necroscopici, dovuti quale servizio d’istituto, tra cui, possiamo tranquillamente annoverare il funerale a carico per indigente, il riferimento all’art. 16, comma 1, lett.. b) D.P.R. 10/9/1990, n. 285?
Infatti, con l’art. 1, comma 7.bis D.L. 27/12/2000, n. 392 convertito, con modif. nella L. 28/2/2001, n. 26 (in vigore dal 2/3/2001), il trasporto delle salme è sempre a pagamento anche quando i relativi feretri si trovino nelle condizioni – eccezionali – di gratuità dell’inumazione o dell’esumazione ordinaria o della cremazione (quest’ultima però, nella sua eventuale e residuale gratuità è disciplinata dall’art.… ... Leggi il resto

Cremazione: tutte le criticità della Legge n. 130/2001 sotto l’aspetto della medicina legale

Quali sono per un medico necroscopo le maggiori criticità nella legge 30 marzo 2001 n. 130 in merito alla cremazione dei cadaveri umani?
Il problema verte sostanzialmente su di una questione: la titolarità della funzione di accertamento per elementi di rilevanza penale (decesso avvenuto in seguito ad un crimine).
L’ art.3, in effetti, a impone al medico necroscopo (e solo al medico necroscopo) la stesura del certificato dal quale risulti escluso il sospetto di morte dovuta a reato.… ... Leggi il resto

Regolamentazione degli arrredi funerari: dubbi profili d’illegittimità assoluta?

Può il Comune, con propria norma cogente, obbligare ad uniformare gli arredi funebri nei sepolcri a sistema di tumulazione?

In questo frangente, dove la Legge dovrebbe esser dettata dall’intelligenza e dal buon senso, norme troppo capillari ed intrusive rischiano di esser criminogene, perché troppo esposte alla discrezionalità del singolo. E poi: chi controlla, soprattutto dentro una cappella privata, e con quale metro di giudizio? Dov’è il giusto e lo sbagliato? A volte il confine è così labile!… ... Leggi il resto

Legge 30 marzo 2001 n. 130: differenti filosofie interpretative

Sempre a proposito di dispersione delle ceneri: la volontà del defunto deve essere espressa mediante testamento o iscrizione ad apposita associazione o, nel caso sia stata espressa solo verbalmente, può essere dichiarata dai familiari?

Risposta

L’art. 3, comma 1, lett. c) L. 30 marzo 2001, n. 130 si limita (sembrerebbe) a considerare come la dispersione delle ceneri debba aversi “nel rispetto della volontà del defunto”, senza altro specificare.

Se non che, allo stesso art. 3, comma 1, lett. … ... Leggi il resto

Diritto primario e diritto secondario di sepolcro

Lo status familiae, presente o preterito, derivante da coniugio o parentela (Artt. Da 74 a 77 Cod. Civile) ovvero, secondo alcuni giuristi, anche affinità, rappresenta il titolo “cardine” e portante per l’effettivo esercizio dello jus sepulchri quando la tomba sorga, ab origine, come privata e gentilizia (ex multis, cfr. 340 comma 2  R.D. n. 1265/1934, ma anche art. 93 comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285).

Come rilevato in dottrina (Dante Buson sulle pagine de: I servizi Demografici, nell’anno 2005) La giurisprudenza ha avuto modo in diverse occasioni di scrutinare la diversità tra il diritto primario e il diritto secondario di sepolcro, che, non dimentichiamo, è un principio innanzi tutto pretorio.… ... Leggi il resto

Edicole funerarie: certificato di usabilità o semplice collaudo?

Occorre premettere che il presunto certificato di agibilità o usabilità (si tratta di sinonimi, variamente impiegati nelle diverse zone), a differenza del certificato di abitabilità previsto dall’art. 221 del testo unico delle leggi sanitarie, non è contemplato da alcuna norma di legge, ma è sorto, per prassi, come analogia del certificato di abitabilità per “edifici” ad uso diverso da quello abitativo.
La prima legge che ne faccia cenno (la n. 47/1985), e così quelle successive, lo richiama come previsione consolidata, quasi che fosse richiesto da una fonte legislativa (spesso la prammatica è più forte della norma formale dello jus positum).… ... Leggi il resto

Autorizzazioni di polizia mortuaria: chi firma?

Il ripetuto richiamo a determinati organi comunali da parte del D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285, principalmente al Sindaco, ma non solo,  anche una volta acclarata la sua “post-maturità”, non favorisce, tuttavia, l’immediata individuazione dell’idoneità funzionale in capo alle diverse persone fisiche del Comune che in nome e per conto dell’Ente pongono in essere atti giuridici, discrepanza che può dare adito a prassi non sempre pienamente conformi alle norme, secondo la loro gerarchia e prevalenza all’interno delle fonti del diritto.… ... Leggi il resto

Come recuperare un atto concessorio tra scartoffie, incartamenti ed archivi polverosi

Cara Redazione,

Aspra contesa sorse tra co-titolari di cappella cimiteriale, la querelle ruota attorno alla realizzazione di un sepolcro privato e gentilizio in epoche remote.

L’edificio ha subito nel tempo diverse ristrutturazioni ed ampliamenti. Naturalmente manca l’atto di concessione – irreperibile -. Prima di adire il giudice ordinario vorremmo esperire la soluzione di un procedimento amministrativo di accertamento, ma occorrono “pesanti” elementi probatori della legittima costituzione dello jus sepulchi, dove reperirli? Dimostrare la sussistenza della tomba muovendo da qualunque elemento a disposizione può esser la soluzione idonea?… ... Leggi il resto

C’era, tanto tempo fa, un’antica cappella funeraria extra-cimiteriale.

Cara Redazione,

Vi narro di un edificio sacro, aperto anche al culto, ma soprattutto adibito anche a destinazione anche sepolcrale in città, come considerarla ai fini della polizia mortuaria, quid juris?


Se questa fosse preesistente all’entrata in vigore del T.U.LL.SS., non si seguirebbero le prescrizioni di cui ai commi da 1 a 3 dell’art. 104 D.P.R n. 285/1990 ma solo il precetto del comma 4 poiché nell’attività di vigilanza, rientra anche quanto imposto dall’art. 102 D.P.R… ... Leggi il resto

Giusto due parole sulla tumulazione privilegiata ex art. 105 D.P.R. n. 285/1990

(18/05/2023) [Nota della Redazione: questo articolo è da ritenersi superato, in quanto esso è confluito in uno studio di più ampio espiro e trattazione sempre sull’istituto della Tumulazione Privilegiata].

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Chi vi scrive appartiene, se non altro per ragioni squisitamente anagrafiche, a quella generazione di sconvolti di vascorossiana memoria, che forse non ha più santi o eroi, ma paradossalmente, oggi mi dedicherò ad un argomento aulico e raffinato, quasi ancestrale nella sua remota natura ed origine: la “tumulazione privilegiata”.… ... Leggi il resto