Quasi nessuno ha commentato il fatto che con l’articolo 4 della manovra bis ferragostana si sia beffata la volontà popolare di un referendum fatto da due mesi (non 2 o 20 anni!!). Quando vennero cancellati con referendum i contributi pubblici ai partiti il Parlamento votò una legge che istituiva i rimborsi spese elettorali. Cambiava il nome, ma il contenuto restava. Il referendum? Ma chi se ne frega! Ora nemmeno il cambio di nome: la precedente norma abrogata sui servizi pubblici locali è stata quasi fotocopiata e riproposta a distanza di due mesi dalla abbrogazione referendaria (acqua per il momento esclusa …).… ... Leggi il resto
Categoria: Normativa
Manovra bis di Ferragosto: effetti dell'articolo 3
Di seguito si riporta l’articolo 3 del DECRETO-LEGGE 13 agosto 2011, n. 138 Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. (GU n. 188 del 13-8-2011 ). Il decreto legge, noto anche come manovra-bis di agosto, interessa pure il settore funebre, laddove facilita l’accesso di nuovi soggetti alla prestazioni di tali attività economiche. Inoltre il comma 8 e il 9, lettera f) eliminano – sempre dopo 4 mesi – la riserva di legge per la gestione di case funerarie alle imprese funebri
… ... Leggi il restoArt.
Manovra bis di Ferragosto: effetti dell’articolo 3
Di seguito si riporta l’articolo 3 del DECRETO-LEGGE 13 agosto 2011, n. 138 Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. (GU n. 188 del 13-8-2011 ). Il decreto legge, noto anche come manovra-bis di agosto, interessa pure il settore funebre, laddove facilita l’accesso di nuovi soggetti alla prestazioni di tali attività economiche. Inoltre il comma 8 e il 9, lettera f) eliminano – sempre dopo 4 mesi – la riserva di legge per la gestione di case funerarie alle imprese funebri
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Passa al Senato la manovra finanziaria 2011. Ora è alla Camera
Il Senato ha approvato ieri la manovra economica con il voto di fiducia. I SI sono stati 161, i NO 135, tre gli astenuti. Determinante è stato l’atteggiamento dell’opposizione che ha evitato ogni manovra ostruzionistica nei lavori parlamentari, pur criticandone fortemente i contenuti. L’ANCI è profondamente preoccupata e i riflessi sul costo delle prestazioni di servizio saranno rilevanti. Il decreto è in discussione in queste ore all’esame della Camera, dove si presume venga approvata oggi sempre col voto della fiducia.… ... Leggi il resto
Referendum: de profundis per l'art. 23 bis
L’articolo 23-bis sui servizi pubblici locali non è più tra noi, come pure il Regolamento Fitto, di sua attuazione. Ne danno il triste annuncio tutti coloro che ne avevano decantate le lodi, alla luce dei risultati del referendum abrogativo, tenutosi il 12 e 13 giugno 2011. Ora si ricomincia da capo, sulla base dei principi della Unione Europea, ma non si illudano coloro che pensavano di ritornare alla gestione pubblica tout court, la efficienza e la economicità della gestione deve essere l’imperativo per chi intende mantenere la fornitura dei servizi pubblici locali.… ... Leggi il resto
Referendum: de profundis per l’art. 23 bis
L’articolo 23-bis sui servizi pubblici locali non è più tra noi, come pure il Regolamento Fitto, di sua attuazione. Ne danno il triste annuncio tutti coloro che ne avevano decantate le lodi, alla luce dei risultati del referendum abrogativo, tenutosi il 12 e 13 giugno 2011. Ora si ricomincia da capo, sulla base dei principi della Unione Europea, ma non si illudano coloro che pensavano di ritornare alla gestione pubblica tout court, la efficienza e la economicità della gestione deve essere l’imperativo per chi intende mantenere la fornitura dei servizi pubblici locali.… ... Leggi il resto
E' partita la procedura UNI per definire gli standards in Italia per le bare
L’UNI (ente di normazione italiano) informa che ha lanciato una inchiesta pubblica preliminare in vista della emanazione di due distinte norme tese a definire gli standards delle bare e dei relativi accessori. L’inchiesta preliminare è in corso e termina l’8 giugno 2011. Di seguito si riportano i dettagli delle due norme che sono allo studio dell’UNI:
Codice progetto proposto: U40005940
Titolo: Cofani funebri – Casse di legno – Requisiti e metodi di prova
Sommario: La norma definisce requisiti prestazionali e programmi di prova per l’attitudine all’uso di casse di legno per cofani funebri destinati al trasporto di cadaveri, nonché alla inumazione, tumulazione o cremazione.… ... Leggi il resto
E’ partita la procedura UNI per definire gli standards in Italia per le bare
L’UNI (ente di normazione italiano) informa che ha lanciato una inchiesta pubblica preliminare in vista della emanazione di due distinte norme tese a definire gli standards delle bare e dei relativi accessori. L’inchiesta preliminare è in corso e termina l’8 giugno 2011. Di seguito si riportano i dettagli delle due norme che sono allo studio dell’UNI:
Codice progetto proposto: U40005940
Titolo: Cofani funebri – Casse di legno – Requisiti e metodi di prova
Sommario: La norma definisce requisiti prestazionali e programmi di prova per l’attitudine all’uso di casse di legno per cofani funebri destinati al trasporto di cadaveri, nonché alla inumazione, tumulazione o cremazione.… ... Leggi il resto
Rinnovare ex Art. 92 comma 1 DPR n.285/1990 una concessione perpetua?
Il Comune di XYZ sito in Regione Emilia Romagna, riferisce di un contratto, datato 30 settembre 1965 e relativo alla concessione cimiteriale per la costruzione di una tomba di famiglia, privo dell’indicazione della scadenza della concessione medesima, mentre la deliberazione del consiglio comunale, previamente adottata al riguardo (in data 30 agosto 1965), accogliendo l’istanza avanzata dal privato, ha disposto “di concedere in perpetuo l’area cimiteriale” di cui trattasi.
Innanzi tutto bisogna ricordare come il Regio Decreto n.1880/1942 subordinasse il rilascio della concessione amministrativa per impiantare un sepolcro privato a due condizioni: nulla osta prefettizio e conseguente deliberazione del consiglio comunale.… ... Leggi il resto
Firmiamo l'appello per la libertà di informazione su internet
Pubblichiamo, condividendone le preoccupazioni, il seguente appello (ha già oltre 42.000 adesioni) per la libertà di informazione su internet, proposto da avaaz.org invitando i lettori a sottoscivere l’appello al seguente link
http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl
… ... Leggi il restoCari amici,
Già questa settimana l’Autorità per le comunicazioni potrebbe votare un provvedimento che metterebbe il bavaglio alla rete, arrivando perfino a chiudere siti internet stranieri in modo arbitrario e senza controllo giudiziario. Inondiamo i membri dell’Autorità di messaggi per difendere la nostra libertà d’informazione su internet!
Firmiamo l’appello per la libertà di informazione su internet
Pubblichiamo, condividendone le preoccupazioni, il seguente appello (ha già oltre 42.000 adesioni) per la libertà di informazione su internet, proposto da avaaz.org invitando i lettori a sottoscivere l’appello al seguente link
http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl
… ... Leggi il restoCari amici,
Già questa settimana l’Autorità per le comunicazioni potrebbe votare un provvedimento che metterebbe il bavaglio alla rete, arrivando perfino a chiudere siti internet stranieri in modo arbitrario e senza controllo giudiziario. Inondiamo i membri dell’Autorità di messaggi per difendere la nostra libertà d’informazione su internet!
Agec Verona separa le onoranze funebri dalla gestione dei cimiteri
Riportiamo il testo di una dichiarazione resa dal direttore di AGEC dr. Sandro Tartaglia, alla luce du una recente sentenza del Consiglio di Stato in cui si afferma che gestione dei cimiteri e delle onoranze funebrinon possono più essere in capo a un unico soggetto :
… ... Leggi il resto“È vero che abbiamo perso in sede cautelare sia al Tar che al Consiglio di Stato un nostro ricorso contro una delibera di Giunta della Regione Veneto”, dice Tartaglia, “presentato per avere un’interpretazione autentica perché c’erano incongruenze fra legge regionale di settore e la legge statale sui servizi pubblici locali, per cui Agec non poteva adeguarsi a due normative diverse”.
Referendum: richiesta di accorpamento con le elezioni amministrative
E’ partita la raccolta firme on-line per l’accorpamento delle date del voto per il referendum e le amministrative. Per firmare potete andare sulla home-page del sito www.acquabenecomune.org o al seguente link:
http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php?option=com_petitions&view=petition&id=171
Ecco l’appello, che riceviamo e diffondiamo:
… ... Leggi il restoAPPELLO AL GOVERNO : REFERENDUM ACQUA: ACCORPAMENTO CON LE AMMINISTRATIVE
Grazie al sostegno di oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese, nella prossima primavera il popolo italiano sarà chiamato a votare due referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Sentenza della Corte Costituzionale su una delle richieste di referendum popolare, precisamente sull'art. 23 bis DL 112/2008
Pubblichiamo di seguito la sentenza della Corte Costituzionale, 26/1/2011 n. 24 Sull’ammissibilità della richiesta di referendum popolare per l’abrogazione dell’art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del d.l. n. 112/08. Si annota che parimenti sono state emanate le altre seguenti sentenze:
– La sentenza della Corte Costituzionale 26 gennaio 2011, n. 25, sull’inammissibilità della richiesta di referendum popolare per l’abrogazione dell’art. 150 del d.lgs. n. 152/2006, riguardante la scelta della forma di gestione e procedure di affidamento nel servizio idrico integrato.
Sentenza della Corte Costituzionale su una delle richieste di referendum popolare, precisamente sull’art. 23 bis DL 112/2008
Pubblichiamo di seguito la sentenza della Corte Costituzionale, 26/1/2011 n. 24 Sull’ammissibilità della richiesta di referendum popolare per l’abrogazione dell’art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del d.l. n. 112/08. Si annota che parimenti sono state emanate le altre seguenti sentenze:
– La sentenza della Corte Costituzionale 26 gennaio 2011, n. 25, sull’inammissibilità della richiesta di referendum popolare per l’abrogazione dell’art. 150 del d.lgs. n. 152/2006, riguardante la scelta della forma di gestione e procedure di affidamento nel servizio idrico integrato.
Chiesta dai promotori del referendum una moratoria sull'applicazione dell'art. 23 bis e l'accorpamento del referendum con le elezioni amministrative di maggio
La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l’acqua. Se non si andrà al voto a primavera gli italiani decideranno sia sull’acqua sia sulle norme per i servizi pubblici a rilevanza economica . La vittoria dei “sì”, secondo i promotori del referendum, porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.
In una dichiarazione tratta dal sito dei promotori si legge “Attendiamo le motivazione della Consulta sulla mancata ammissione del restante quesito (quesito n.… ... Leggi il resto