Diritti Perfetti e Jus Superveniens nel rapporto tra il Comune e il concessionario

Il presente contributo in tema di Jus sepulchri è tratto da “Il contenzioso ereditario” scritto da Damiano Marinelli e Saverio Sabatini, ed è liberamente reperibile sul web:

“[…omissis] Nel corso della concessione il privato deve rispettare tutte le norme di legge e di regolamento emanate per la disciplina, in quanto “lo jus sepulchri attiene ad una fase di utilizzo del bene che segue lo sfruttamento del suolo mediante edificazione della cappella e che soggiace all’applicazione del regolamento di polizia mortuaria.... Leggi il resto

Riparlare dei piani regolatori cimiteriali – 3/3

I contenuti del P.R.C.
Dal momento che il più volte ricordato art. 91 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. richiama le disposizioni degli artt. 54 e ss. stesso Regolamento di polizia mortuaria, vanno affrontate queste norme, in sostanza il Capo X, dal momento che facendovi riferimento si può giungere a delineare quello che potrebbe essere il (un?) contenuto de minimis del P.R.C.
Appare importante partire da quello che può essere definito “contenuto minimo”, cioè da quanto preveda l’art.… ... Leggi il resto

Riparlare dei piani regolatori cimiteriali – 2/3

L’art. 58
Se nel passaggio dal D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 al D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. è mutato il parametro di calcolo (dai defunti agli inumati), la sua riformulazione del 1990 ha inciso altresì sulla percentuale di maggiorazione della superficie costituente il fabbisogno cimiteriale a fini cautelari, cioè di prevenire situazioni in cui vi sia o vi possa intervenire una qualche accentuazione della “domanda”.
L’art. 58 costituisce, unitamente all’art. 337 T.U.LL.SS.,… ... Leggi il resto

Riparlare dei piani regolatori cimiteriali – 1/3

Premessa
L’epidemia, poi tradottasi in pandemia, da CoVid-19 del primo semestre 2020, con i suoi “picchi” di mortalità, concentrati in archi temporali strettissimi e con specifiche localizzazioni territoriali, ha fatto emergere, o, se lo si preferisca, riemergere, il tema delle disponibilità di posti nei cimiteri, riproponendo alcune questioni.
Da un lato quella della conoscenza, in sede locale, dei posti disponibili, dall’altro quello della programmazione, o mancanza di programmazione, nei cimiteri distintamente per le diverse tipologie di pratiche funerarie.… ... Leggi il resto

Costruzioni cimiteriali: ma… il D.P.R. n. 285/1990 ha natura di normativa speciale?

Cara Redazione,
vorrei sottoporre il seguente argomento alla vostra attenzione:
il regolamento di Polizia Mortuaria del mio Comune prevede che il concessionario di un’area cimiteriale debba presentare il progetto di edificazione entro un certo termine (6 mesi dalla concessione dell’area); inoltre è imposto, con norma positiva, per giunta, che i lavori debbano essere ultimati entro 2 anni.
La mancata osservanza dei termini comporta l’applicazione di penali e, dopo 3 mesi, la decadenza della concessione per inadempienza contrattuale.… ... Leggi il resto

Le piccole e grandi novità a suo tempo introdotte dal D.P.R. 285/90 – 2/2

Come abbiamo visto ieri, nel celebrare l’anniversario del D.P.R. n. 285/1990, evidenziandone vizi occulti, discrasie con altre fonti del diritto e pregi, proseguiamo ora la carrellata delle novelle veicolate nell’Ordinamento funerario italiano già nel lontano anno 1990, con l’approvazione del vigente regolamento nazionale di polizia mortuaria. Per i più giovani, abituati, ormai, a confrontarsi con la congerie delle Leggi Regionali, non si tratterà di cose eclatanti, in quanto date ormai come acquisite e scontate, per i più attempati, sarà l’occasione di un proficuo amarcord, (o rimembranza, se preferite!)… ... Leggi il resto

Il D.P.R. 285/90 compie già 30 anni: alcune considerazioni storiche – 1/2

Con entrata in vigore, posticipata al 27 ottobre 1990, il 10 settembre sempre dello stesso anno fu approvato il testo dell’attuale regolamento nazionale di polizia mortuaria – D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285.

…E sono già trascorsi 30 anni, di convivenza, per tutti gli attori del comparto funerario italiano, con questo controverso corpus normativo, così trasversale e poliedrico, nel suo flusso enunciativo, da attrarre nella propria sfera materie e competenze anche molto eterogenee tra loro. Tra l’altro il legislatore, alla fine dello scorso secolo, si muoveva in un quadro costituzionale più certo e piramidale, quindi produsse un regolamento, comunque importante e completo, capace di spaziare su tutto (o quasi) il diritto funerario.… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 30 luglio 2020, n. 8895

La richiesta di trasporto della salma segue la richiesta di autorizzazione alla cremazione ex art. 80 DPR 285/1990 (essendo naturalmente collegata alla prima dallo scopo di rendere prossime le sepolture delle ceneri di congiunti, fermo che le due attività (cremazione e trasporto della salma) restano giuridicamente (e fattualmente) distinte, essendo oggetto di altrettante separate autorizzazioni, tanto che il diniego della prima non può automaticamente implicare il rigetto della seconda (essendo comunque possibile trasferire i resti mortali non cremati presso altro cimitero, in attesa dell’autorizzazione alla cremazione che avverrà nella nuova sede e che quindi può intervenire anche in seguito).… ... Leggi il resto

Corte Costituzionale, 30 luglio 2020, n. 180

Corte Costituzionale, 30 luglio 2020, n. 180

MASSIMA
Corte Costituzionale, 30 luglio 2020, n. 180

Le norme regolamentari non possono essere ascritte «all’area dei principi fondamentali» delle materie concorrenti, «in quanto la fonte regolamentare, anche in forza di quanto previsto dall’art. 117, sesto comma, Cost., sarebbe comunque inidonea a porre detti principi» e, quindi, a vincolare il legislatore regionale. D’altro canto, la Corte Costituzionale ha ritenuto che gli atti di normazione secondaria possano vincolare la potestà legislativa regionale, ma solo in ben circoscritte ipotesi, ovvero quando, «in settori squisitamente tecnici», intervengono a completare la normativa statale primaria.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 13 luglio 2020, n. 3039

TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 13 luglio 2020, n. 3039

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 13 luglio 2020, n. 3039

Ai fini ella qualificazione quali opere di urbanizzazione primaria, la definizione di “impianti cimiteriali” non comprenda la mera costruzione di loculi nell’ambito dell’area cimiteriale già impiegata a tal fine e fatta oggetto di concessione a terzi (privati od enti). Tale definizione porta a concludere nel senso che gli “ampliamenti” ivi contemplati riguardino l’asservimento di nuove aree alla destinazione cimiteriale e non invece la costruzione di loculi nell’ambito di una struttura esistente: un simile intervento costituisce un’opera equivalente alla costruzione di una cappella privata per cui è pacificamente esclusa l’esenzione dal contributo di costruzione.… ... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 luglio 2020, n. 4302

Ai fini dell’annullamento di una concessione di area cimiteriale, nonché delle autorizzazioni alla costruzione di cappella funeraria e paesaggistica, nonché di sospensione dei lavori nel frattempo realizzati, non è sufficiente richiamare l’esigenza di assicurare l’esigenza di una disponibilità superficiaria per le inumazioni ordinarie (art. 58 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285), né quella che all’assegnazione di aree cimiteriali (art.… ... Leggi il resto

Inumazione temporanea?

Il TAR Campania, Napoli, Sez. I, 25 maggio 2020, n. 1970 (reperibile anche nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM) ha riguardato un contenzioso sollevato avverso la deliberazione comunale che determinava le tariffe di determinate operazioni cimiteriali, compresa l’inumazione e l’esumazione, eccependo alcuni ritenuti vizi, come la pretesa del pagamento anticipato (cioè, prima dell’esecuzione delle operazioni), ma anche contestandosi le modalità di determinazione della tariffa per una “inumazione perpetua” che avrebbe prescisso dai criteri di calcolo del canone concessorio per il suolo cimiteriale.… ... Leggi il resto

Tumulazioni e la questione del libero accesso al loculo.

L’art. 76, 3 d.P.R. 10/9/1990, n. 285 e s.m., prevede, come largamente noto, che ogni loculo debba avere uno spazio esterno libero per il diretto accesso del feretro, prescrizione, anche costruttiva, che va correlata a quella del precedente comma 1 per la quale ogni feretro debba essere posto in loculo (comunque denominato o denominabile) separato dagli altri. Si tratta di una previsione abbastanza consolidata e molto risalente nel tempo (salvo che (art. 63 R.D. 11/1/1891, n.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. I, 25 maggio 2020, n. 1970

TAR Campania, Napoli, Sez. I, 25 maggio 2020, n. 1970

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. I, 25 maggio 2020, n. 1970
Il Consiglio comunale ha competenza sulla “disciplina generale delle tariffe per la fruizione di beni e servizi”, mentre la disciplina di dettaglio spetta all’organo avente competenza residuale su tutti gli atti rientranti nelle funzioni degli organi di governo e non riservati dalla legge al Consiglio.
La previsione di corresponsione anticipata sia del costo dell’inumazione sia di quello successivo relativo all’esumazione, consentendo, ragionevolmente, la copertura di tutti i costi necessari per la gestione della salma già al momento della sepoltura, semplificando la procedura ed evitando l’aggravio del bilancio comunale dovuto alla “esumazione d’ufficio” conseguente all’eventuale mancato versamento della tariffa da parte dell’interessato al momento in cui fosse maturato il lasso temporale necessario.
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TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 maggio 2020, n. 1738

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 maggio 2020, n. 1738

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. III, 12 maggio 2020, n. 1738
Risulta legittimamente comminata la sanzione dell’interdizione in via definitiva dall’attività funebre, nei confronti dell’impresa che “non osserva le norme in materia di lavoro, previdenza e sicurezza nei luoghi di lavoro“, come disposto dall’art.8-bis, comma 5, lett. d), della L.R. (Campania) 24/11/2001,  n. 12.
NORME CORRELATE
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TAR Basilicata, Sez. I, 27 aprile 2020, n. 252

TAR Basilicata, Sez. I, 27 aprile 2020, n. 252

MASSIMA
TAR Basilicata, Sez. I, 27 aprile 2020, n. 252
Non risulta illegittima la disposizione del Regolamento cimiteriale del Comune nella parte in cui statuisce che “l’assegnazione di loculi interrati sarà acconsentita solo se questi siano accessibili dall’interno della struttura stessa”, in quanto tale norma risulta espressamente finalizzata ad impedire l’esecuzione delle opere di scavo dei vialetti cimiteriali, che, per ogni seppellimento, danneggiano le canalizzazioni della rete elettrica, le condotte per la raccolta delle acque pluviali ed il manto di asfalto e/o l’esistente pavimentazione.
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