Regione Piemonte

La Regione Piemonte, nel corso degli ultimi anni, ha mostrato una particolare attenzione al tema della disciplina funeraria e della tutela degli animali d’affezione, avviando un processo di riforma normativa che si è caratterizzato per la volontà di integrare esigenze sociali, sanitarie e ambientali. Questo percorso, lungi dall’essere un mero adeguamento formale alle direttive nazionali, rappresenta una risposta articolata e consapevole ai mutamenti della società contemporanea.

Un esempio emblematico di questa evoluzione è rappresentato dalla Legge Regionale 9 aprile 2024, n. 16, attraverso la quale il Piemonte ha adottato disposizioni coordinate in materia di tutela degli animali da compagnia e prevenzione del randagismo. Questa normativa si colloca nel solco delle più moderne concezioni etiche, riconoscendo agli animali d’affezione non solo uno status giuridico speciale, ma anche diritti che trascendono la semplice dimensione patrimoniale. La legge non si limita a disciplinare l’identificazione e la registrazione degli animali, ma si spinge oltre, prevedendo la possibilità di istituire cimiteri dedicati, promuovendo il possesso responsabile e garantendo l’accesso a cure veterinarie sociali, anche per le fasce più deboli della popolazione.

Se si guarda alle ulteriori evoluzioni normative piemontesi, emerge chiaramente come il tema della semplificazione procedurale abbia costituito una costante. Lo dimostrano anche le precedenti riforme, a partire dalla Legge Regionale 3 agosto 2011, n. 15, che ha sistematizzato la disciplina delle attività e dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali, razionalizzando un settore tradizionalmente frammentato. Questa legge ha rappresentato la base per una serie di regolamenti attuativi, tra cui il Regolamento 8 agosto 2012, n. 7/R, che ha precisato requisiti e modalità operative delle imprese funebri e dei cimiteri.

L’approccio piemontese si è quindi caratterizzato per una costante ricerca di equilibrio tra esigenze operative e principi di rispetto ambientale, attenzione alle fasce deboli e aggiornamento tecnico-professionale. In tal senso, anche i provvedimenti emergenziali adottati in occasione della pandemia da COVID-19, come la Ordinanza del Presidente della Regione 23 febbraio 2020, n. 1, si inseriscono in questa cornice, dimostrando la capacità della Regione di adeguare rapidamente le proprie disposizioni in funzione delle emergenze sanitarie.

Elenco cronologico dei provvedimenti presenti in banca dati

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