Quesito pubblicato su ISF2009/3-d

Dopo aver effettuato una tumulazione nel cimitero del Comune di …, la lapide posizionata risulta essere meno incassata di qualche centimetro rispetto alle lapidi vicine.
Poiché sono giunte lamentele da parte dei parenti in merito, si ritiene che l’unico tipo di intervento possibile sia quello di togliere la lapide, rompere la chiusura in mattoni e verificare che il feretro sia collocato del tutto contro il fondo del loculo, per permettere così di posizionare la lapide il più possibile verso l’interno.
Si chiede quindi se la suddetta operazione sia fattibile o meno e se occorra avvisare l’ASL.


Risposta:
L’art. 88 del D.P.R. 285/90 prevede che la estumulazione avvenga su autorizzazione del sindaco, in qualunque periodo dell’anno, con la presenza dell’ASL, per il trasporto in altra sepoltura. O per l’avvio a cremazione.
Nel caso in esame non è nemmeno applicabile quanto previsto dall’art. 86 dello stesso D.P.R. 285/90, connesso a estumulazioni eseguite al termine di una concessione temporanea.
Pertanto, ove il Comune non abbia diversamente regolato la situazione in sede locale (con regolamento di polizia mortuaria comunale o con ordinanza sindacale regolante esumazioni ed estumulazioni), la soluzione al caso prospettato non è contemplata dalla norma.
In un caso del genere, si consiglia di usare il buon senso:
Visto che la tumulazione è avvenuta da poco tempo, chi l’ha fatta si ricorderà se il tamponamento è stato eseguito con mattoni o con lastra in cemento armato vibrato.
Se è stato effettuato con muratura a una testa in piano, c’è lo spazio per demolire il tamponamento e rifarlo ex novo con lastra in cemento armato vibrato di 3 cm di spessore o con lastra di altro materiale composito sottile (e resistente).
Se è stato effettuato con lastra in cemento armato vibrato (in genere di 3 cm di spessore), l’unica soluzione è quella di passare ad una lastra di materiale composito di circa 1 cm di spessore.
In pratica si tratta di vedere se bastano 2 cm per far rientrare il marmo.
In questa maniera non si tocca la cassa e quindi non si determinano problematiche particolari (quali possibili rotture di cassa interno dello zinco).
Trattandosi di smontaggio della lastra di marmo e riposizionamento, nonché sostituzione del tamponamento, senza movimentazione del feretro, si crede si possa fare senza particolari autorizzazioni, se non la richiesta degli interessati, con assunzione a loro carico dei relativi oneri.
Più complessa la soluzione se vi è da movimentare la cassa. Ma se occorre lo si può fare: basta una richiesta di traslazione temporanea per l’effettuazione di lavori nel loculo.


Norme correlate:
dpr90-285_86
dpr90-285_88

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VARI-altri


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