Quesito pubblicato su ISF2004/1-d

Il Comune di … effettua il trasporto dei cadaveri nell’ambito del territorio comunale (ai sensi degli artt. 16 e 19 del DPR 285/1990), limitandosi a mettere a disposizione l’autofunebre con autista. Gli altri servizi (es. fornitura cofano, fiori, epigrafi) vengono effettuati dalle imprese di onoranze funebri incaricate dai familiari del defunto. Il servizio di trasporto cadaveri viene esercitato dal Comune con diritto di privativa e – qualora non siano richiesti servizi o trattamenti speciali – viene effettuato gratuitamente, quale servizio di interesse pubblico obbligatorio.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2004/1-c

È possibile erigere una o più cappelle gentilizie da parte di un Trust o in alternativa da un ente senza finalità di lucro?

Risposta:
Per dare risposta al quesito occorre principalmente valutare le caratteristiche della cappella gentilizia (per semplicità espositiva verrà d’ora in avanti chiamata così quella che il DPR 285/90 ha invece chiamato cappella privata di cui all’art. 340 del T.U.LL.SS.). Per essere considerata tale (e quindi per potervi effettuare sepolture), una cappella fuori del cimitero deve: a) essere “privata e gentilizia” (art.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2004/1-b

Un concessionario ha domandato alla Direzione Cimiteriale del Comune di … di poter rivendere a terzi la propria cappella gentilizia – di recente realizzazione e mai utilizzata – causa una sopravvenuta ristrettezza economica. Considerato che tale richiesta rispetterebbe i canoni dell’attuale Regolamento locale di polizia mortuaria comunale (ormai obsoleto, in quanto vigente dal 1972 e quindi in netto contrasto con i DPR 803/76 e 285/90 in relazione al diritto d’uso e destinazione di un manufatto su suolo demaniale cimiteriale) e che nella bozza del nuovo Regolamento locale di polizia mortuaria comunale predisposta da tale Direzione si sottolinea che il diritto d’uso non è commerciabile, trasferibile o comunque cedibile per atti “inter vivos”, si chiede se tale richiesta debba essere o meno avallata.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2004/1-a

Una famiglia ha richiesto all’Ufficio cimiteri del Comune di … la estumulazione straordinaria – dopo 10 anni dalla tumulazione – di una salma (con richiesta di avviarla a cremazione), affinché si possa liberare il tumulo per introdurre nuova salma. È possibile acconsentire a tale richiesta?

Risposta:
Se il de cuius è deceduto dopo l’entrata in vigore del DPR 285/90 e non vi è uno scritto che dica che è contrario alla cremazione, la estumulazione per avviamento a cremazione è d’obbligo autorizzarla da parte del Comune se è richiesta da tutti familiari aventi titolo.... Leggi il resto

Estumulazione prima della scadenza di concessione

Domanda: < /br>
La salma del Signor XXX è stata inumata in campo comune nel 1961.
Esumata nel successivo 1972 e poi tumulata – poiché inconsunta – in colombario a concessione quarantennale con scadenza nel 2012.
I familiari chiedono se è possibile l’estumulazione prima della scadenza della concessione, per raccoglierne i resti in apposita cassetta di zinco.


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Risposta: < /br>
Salvo che non sia diversamente stabilito dal regolamento del comunale, l’estumulazione è sempre possibile a richiesta degli aventi titolo per il trasferimento ad altra sede, trovando applicazione l’art.… ... Leggi il resto

Sanificazione abitazione dopo decesso in casa

Domanda: < /br>
Il Servizio Igiene della A.USL chiede il comportamento da tenere in caso di salme ritrovate presso il domicilio qualche tempo dopo la loro morte.
In questi eventi infatti, a causa della fuoriuscita dei liquami cadaverici dalla salma, si pone il problema della pulizia dell’abitazione.
Chi ha l’obbligo di provvedere a proprie spese a tale incombenza tramite una delle ditte specializzate in pulizia e sanificazione?
L’A.USL (a cui si rivolgono di solito i familiari) oppure i familiari stessi (come sostenuto dalla A.USL)?… ... Leggi il resto

Concessioni perpetue

Domanda: < /br>
Il Comune si sta apprestando ad informatizzare l’archivio mortuario.
Gli addetti hanno trovato pratiche a seguito della chiusura del cimitero comunale A.
I resti di defunti deceduti all’inizio del ‘900 erano stati estumulati e traslati (nei primi anni ‘60), in cellette di altro cimitero comunale B.
Il Comune – alla luce dell’art. 98 DPR 285/90 – chiede se le relative concessioni siano una “continuazione” delle originarie (e pertanto perpetue).
O se, a seguito dell’estumulazione e relativa nuova tumulazione, siano da considerarsi temporali (e cioè di durata 30nnale secondo quanto previsto dal Comune).… ... Leggi il resto

Gestione associata servizi funerari

Domanda: < /br>
Attraverso una “gestione associata” Comuni facenti parte della stessa zona socio-sanitaria gestiranno i servizi funerari del loro bacino d’utenza.
Questa gestione sarà dotata di un ufficio unico collocato nella struttura ospedaliera che serve l’intero comprensorio.
Esso prevede 3 unità lavorative (due, tra cui il responsabile, provenienti dal Comune X capofila del progetto, la terza da uno degli altri Comuni).
Ognuna di esse resterà in carico al Comune dal quale proviene.
L’ufficio istruirà le pratiche in qualità di dichiarante, trasmettendole agli Stati Civili competenti per le opportune registrazioni.… ... Leggi il resto

Pagamento spese cimiteriali a scadenza concessione

Domanda: < /br>
Il quesito scaturisce dalla scadenza della concessione a tempo determinato di una sepoltura.
A chi compete il pagamento delle conseguenti operazioni di estumulazione, traslazione (eventuale cambio cofano) e successiva risepoltura?


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Risposta: < /br>
Occorre valutare se il contratto di concessione o il regolamento comunale prevedono che l’estumulazione sia o meno compresa nel prezzo a suo tempo pagato.
In genere non lo è. Ma nel caso in cui lo fosse, viene specificatamente indicato nell’atto o nell’attestazione del pagamento.… ... Leggi il resto

Presenza coordinatore sanitario nelle operazioni cimiteriali

Domanda: < /br>
Un Comune domanda se, nell’effettuazione di esumazioni ed estumulazioni, sia necessaria la presenza del coordinatore sanitario della A.USL.


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Risposta: < /br>
Per ogni estumulazione di feretro destinato al trasporto in altra sede, occorre l’autorizzazione del Sindaco (del dirigente comunale competente o suo delegato).
Questo in relazione a quanto previsto dall’art. 88 del DPR 285/90.
Pertanto, il sanitario constata la perfetta tenuta del feretro e dichiara che il trasferimento può farsi senza pregiudizio per la salute pubblica.
E, ove necessario, è il sanitario che dispone idonea sistemazione del feretro.… ... Leggi il resto

Decesso di non residente straniero in condizione di povertà

Domanda: < /br>
Si domanda come ci si debba comportare nel caso in cui avvenga il decesso di un extracomunitario non residente ed in condizioni di povertà.


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Risposta: < /br>
In caso di decesso in territorio italiano di persona straniera e non ancora residente in Italia, con disinteresse dei familiari, è competente il Comune di decesso.
Quindi si deve garantire la sepoltura a sistema di inumazione in uno dei cimiteri del Comune, in base al disposto dell’art. 50 del DPR 10/9/1990, n.… ... Leggi il resto

Modalità disbrigo pratiche funebri

Domanda: < /br>
Presso gli uffici del Comune operano alcune imprese in possesso di licenza di P.S., come agenzie di disbrigo pratiche amministrative per i funerali.
Si verifica sovente che alcune di dette imprese (delegate dai cittadini):
1) si avvalgano a loro volta di altre imprese in possesso di identica licenza di P.S.;
2) commissionino lo svolgimento dei funerali (fornitura di cassa, addobbo, trasporto feretro, trasporto dolenti e tutte le altre prestazioni accessorie al funerale), ad altre imprese munite di licenza di P.S.… ... Leggi il resto

Modalità traslazione salme

Domanda: < /br>
Il Comune deve esternalizzare n. 200 operazioni di traslazione salme all’interno del proprio cimitero.
Quindi, per ogni salma devono essere effettuati: smuratura loculo, estumulazione salma, trasferimento, tumulazione e muratura.
Alcune imprese di onoranze funebri locali (in possesso dell’autorizzazione di cui all’art. 115 T.U.LL.P.S.), richiedono di partecipare a fasi di affidamento della prestazione.
Nello specifico, l’ente ha però delle perplessità.
Infatti, tali categorie di lavoro non appaiono ricomprese o coerenti con le prerogative di “intermediazione” proprie dell’impresa di onoranze funebri.… ... Leggi il resto

Applicazione della L. 130/01

Domanda: < /br>
Se un Sindaco applica la L. 130/01 consentendo fin d’ora la dispersione o l’affido a familiare delle ceneri, a cosa va incontro in termini sanzionatori?
Ed i funzionari e i cittadini?


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Risposta: < /br>
Se il Sindaco di un Comune consente, con ordinanza contingibile ed urgente e sulla base di effettive esigenze imprescindibili di carattere sanitario, l’affido a familiari, ciò non determina particolari riflessi.
Pur anticipando l’entrata in vigore dell’art. 3 della L. 130/01, l’ordinanza, per un periodo limitato di tempo, consente di operare nel Comune con una “legge speciale” per l’eccezionalità del momento e per garantire la sanità pubblica.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2003/3-b

In un cimitero frazionale del Comune di … il concessionario di una tomba posta al 5° piano ha provocato un incendio posizionando un cero vicino al cartello tumulativo, danneggiando alcune lapidi sottostanti e la struttura del plesso cimiteriale. Il Comune chiede che tipo di responsabilità può essergli attribuita e se è il responsabile del danno che deve rispondere direttamente al Comune o agli altri concessionari.

Risposta:
Essendo accertato che il danno è imputabile ad un comportamento di un privato concessionario, non sussiste una responsabilità del Comune, neppure la responsabilità oggettiva del proprietario del manufatto (nell’eventuale ipotesi in cui la costruzione del manufatto sepolcrale sia stata realizzata dal comune), mentre si ha responsabilità del concessionario che ha posto in essere il comportamento da cui è stato determinato il danno.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2003/3-a

Considerato che durante il periodo di osservazione il trasporto di salme deve avvenire a cassa aperta, il Comune può autorizzare – in detto periodo – il trasporto extracomunale delle stesse?

Risposta:
Sì. Non è vietato, anzi occorrente per il trasporto al deposito di osservazione o all’obitorio nel caso non sia nello stesso Comune. Se dal deposito di osservazione la salma viene trasferita ad esempio in camera ardente, la cosa è possibile, con le cautele stabilite dall’articolo 17 del DPR 285/90 e con l’autorizzazione di cui all’articolo 24, salvo il caso in cui il Sindaco, con apposita ordinanza o il regolamento comunale prevedano cose diverse o autorizzazioni sanitarie aggiuntive a quelle minime di legge.... Leggi il resto