Liquami cadaverici in loculi

Domanda

Nel cimitero, soprattutto in estate, in alcuni loculi si manifestano fuoriuscite di gas.
E anche percolamenti di liquidi cadaverici od acqua piovana proveniente da infiltrazioni.
Questi interessano sia la parte sottostante la lastra di marmo, sia quella posteriore nel muro perimetrale del cimitero.
Di prassi, si informa il servizio Igiene Pubblica.
Poi gli operatori comunali provvedono a traslare le salme ad altra sepoltura, con dotazione di cassoni di zinco esterni.
E, ove necessario, provvedono alla pulizia e bonifica dei loculi.
Chi deve farsi carico delle spese sostenute (operatori cimiteriali, marmisti, materiali utilizzati)?
Si deve considerare la sanificazione di liquidi cadaverici in maniera diversa da quella di infiltrazioni d'acqua piovana?

Risposta

Il legislatore è consapevole che, nella tumulazione stagna, possono avvenire fatti che determinano percolazioni e cattivi odori.
Tanto che ha elaborato una serie di norme per contrastare questo fenomeno:
- partendo dalla cassa che è composta di 2 involucri (uno di legno e l'altro di metallo): artt. 30 e 77 D.P.R. 285/90;
- prevedendo un confezionamento particolare del feretro, cioè inserendo tra cassa di legno e cassa di zinco un materiale assorbente: art. 30 comma 2 D.P.R. 285/90;
- prevedendo l'impermeabilità ai liquidi e ai gas del loculo: art. 76 D.P.R. 285/90;
- garantendo l'inclinazione del piano di posa feretro nel loculo verso l'interno, per evitare percolazioni esterne.
Quindi l'insieme di queste misure riduce gli effetti di una situazione che è da considerare prevedibile.
Soprattutto quando vi è alternanza tra caldo e freddo, tra il loculo assolato e non, ecc.
Un cittadino acquista delle forniture, un servizio di confezionamento a regola da parte di una impresa funebre.
Inoltre paga la concessione di un loculo che deve essere realizzato a regola d'arte.
Infine, paga una tumulazione con relativo tamponamento a regola d'arte.
Egli è concessionario dell'uso di un manufatto e lo sversamento esterno (di liquidi e gas) è immediatamente a lui imputabile.
Salvo rivalsa di quest'ultimo su tutti i soggetti che hanno provveduto a dargli le forniture sopra menzionate.
Se il comune provvede al tamponamento del loculo si consiglia di fornire il servizio di bonifica senza oneri per il cittadino.
In quanto sarebbe agevole il ricorso all'Autorità giudiziaria per ottenere il rimborso delle spese avute, con in più quelle legali.
Difatti, il loculo stagno (è permesso anche quello aerato), deve essere realizzato in modo da essere impermeabile ai liquidi e ai gas, se costruito dopo l'entrata in vigore del D.P.R. 803/75.
Pertanto il mancato rispetto della impermeabilità ai liquidi è imputabile a difetti costruttivi e, in ultima analisi al concedente.
Sicuramente nel caso di fuoriuscita di acqua piovana.
Nell'altro caso la mancata impermeabilità è una concausa determinante, mentre il non corretto confezionamento della bara è difficile da dimostrare.
Per ridurre i casi in oggetto si può consigliare di agire in questo modo:
1) favorire il loculo aerato, per sua natura realizzato in modo da garantire l'impermeabilità ai liquidi e ai gas tranne per l'evacuazione controllata degli stessi.
Si veda in proposito la norma della regione Lombardia art. 16 e All. 2 al Reg. reg.le Lombardia 6/2004 e successive modifiche (reg. reg.le 1/2007).
Essa può essere presa a riferimento per la presentazione all'ASL in Emilia Romagna;
2) per le tumulazioni in loculo stagno, prevedere verifiche a campione alla partenza dei funerali della polizia mortuaria,
Ciò per vedere se il confezionamento feretro è rispondente agli artt. 30 e 77 D.P.R. 285/90;
3) per i tumuli esistenti, garantirsi dalla percolazione esterna sottoponendo al feretro una vaschetta in materiale plastico impermeabile.
Essa deve contenere sostanze assorbenti e biodegradanti.
In questa maniera, se anche vi fossero percolazioni quelle rimarrebbero confinate all'interno;
4) verifica dei tumuli con perdite per acque piovane, individuandone la causa.
Generalmente si tratta di coperti realizzati male, come anche di giunti e crepe altrettanto da sistemare.
Risolto da dove arriva l'acqua infiltrata, occorre provvedere all'impermeabilizzazione interna con prodotti appositi.
Almeno per il fondo e una fascia di circa 10 cm. nelle pareti laterali (o la vaschetta di cui sopra);
5) il tamponamento esterno è da realizzarsi con lastra in cemento armato vibrato, sigillata con appositi sigillanti.
Oppure con lastra in materiale plastico, composito di adeguata resistenza leggera, sigillata anch'essa adeguatamente.