Espianto pace maker prima della cremazione

Domanda

L’A.USL del Comune da sempre provvede ad espiantare i pace makers dalle salme da avviare a cremazione.
Ora ha però presentato dubbi sulla necessità di tale operazione alla Socrem competente.
La Socrem sottolinea che l'introduzione nei forni delle salme portatrici di tali apparecchi causerebbe scoppi, che potrebbero danneggiare i forni stessi.
Oltre ad essere, altresì, causa di inquinamento.
La stessa Socrem vorrebbe quindi sapere se i suoi dubbi sono fondati.
E, ancora, se esistono norme in merito o se nel regolamento nazionale di polizia mortuaria, in fase di elaborazione, si precisano competenze in merito.

Risposta

Al momento non sussiste alcuna norma di legge in proposito.
In sede di lavori preparatori della revisione del regolamento di polizia mortuaria nazionale, si è discusso a lungo della questione.
Secondo alcuni esperti non vi è pericolo se si immettono nel forno crematorio cadaveri senza l'espianto preventivo del pace-maker.
Si ritiene, invece, che vi possa essere pericolo per la salute pubblica e per il forno, nel caso di portatori di vecchi dispositivi.
Questi traevano energia da pile con materiale radioattivo, pur di limitata potenza.
Il danno potrebbe operarsi per l'effetto accumulo che lo stesso avrebbe sul refrattario e sul materiale interno del forno.
È comunque questione da approfondire e, nell'incertezza, si potrebbe mantenere la pratica di fatto esistente.
A livello internazionale è praticato l'espianto preventivo dei pace makers perché previsto da legge o per pratica routinaria, o ancora perché lo chiede il crematorio.
Ci risultano rari i casi in cui non si provvede ad espianto preventivo.
Dal punto di vista operativo è bene sapere della presenza del pace maker impiantato, per adottare gli accorgimenti gestionali più opportuni.
In molti casi, è sufficiente una temperatura superiore all'ordinario per un limitato periodo di tempo, per evitare problemi di conduzione della cremazione.
Nel caso di espianto questo è oneroso e a carico della famiglia che richiede la cremazione (salvi i casi di indigenza).