[fun.news.907] Piano cimiteriale a Napoli

Lunedì 21 febbraio l’assessore ai cimiteri del Comune di Napoli, Paride Caputi, ha presentato il progetto del piano cimiteriale del Comune di Napoli alla Sala dei Baroni. Per i nove camposanti periferici e per il parco cimiteriale di Poggioreale sono previsti ampliamenti complessivi per 33 ettari, concepiti come aree integrate ai centro storici, a basso impatto edilizio e nel pieno rispetto delle preesistenze architettoniche. A 35 anni dalla Variante per l’area cimiteriale prevista dal vecchio Piano regolatore generale e mai attuata, e a circa un anno dall’approvazione del progetto da parte della Giunta di Palazzo San Giacomo, la città si dota del primo strumento programmatico di pianificazione per tutte le aree cimiteriali del centro e della periferia. “E’ un atto di programmazione che rappresenta, anzi tutto, una novità assoluta per l’intero territorio — spiega Caputi — sia dal punto di vista più strettamente normativo, nella misura in cui per la prima volta si dispone di uno strumento che disciplina quello che si può fare e quello che non si può fare, sia per quanto riguarda la filosofia adottata nella pianificazione, all’insegna dell’ampliamento di tutte le aree cimiteriali del centro e della periferia da attuare nel pieno rispetto delle preesistenze architettoniche e monumentali”. Per quanto riguarda, infatti, i nove cimiteri periferici di Soccavo, Pianura, Chiaiano, Secondigliano, Miano, Ponticelli, Barra, San Giovanni e Fuorigrotta, si conferma l’aggregazione delle aree ai casali originari di riferimento, proponendo, al tempo stesso, la costruzione di porzioni di territorio con aree verdi all’interno e l’edificazione di nuove volumetrie tutto intorno al perimetro delle stesse. “Così operando, sarà possibile portare i circa centoquindicimila metri quadri di superficie esistente — sottolinea l’assessore al ramo — oltre la soglia dei duecentoventimila metri quadrati, restaurando gli antichi impianti, aumentando sensibilmente le fosse di inumazione, e costruendo nuovi edifici tanto per la tumulazione collettiva quanto per quella in cappelle, edicole e monumenti, nonché alcuni fabbricati da destinare a varie tipologie di servizi”. Proprio quest’ultimo elemento rappresenta, inoltre, uno degli aspetti più singolari del Prc, poiché prevede, in prossimità dei luoghi di culto, sale di intrattenimento e punti di ristoro, sul modello dei sepolcri d’Oltralpe. Un discorso a parte, invece, va fatto per il Parco cimiteriale di Poggioreale, che include i cimiteri Monumentale, Nuovissimo, S. Maria della Pietà, S. Maria del Pianto, i 366 fossi (progettati dall’architetto Ferdinando Fuga), l’Israelitico, il Britannico e il Commonwealth. “Lo sviluppo dell’antica connotazione funeraria in questo caso — ha concluso Caputi — è vincolato all’approvazione del Piano esecutivo, come previsto dal Piano regolatore generale, e prevede un ampliamento di circa 617mila metri quadrati”.

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