Violazione delle competenze regionali, del principio di eguaglianza e dell’indisponibilità di valori costituzionalmente protetti. Arriva dall’Emilia Romagna l’ennesima accusa al D.L. 269/2003 sul condono edilizio. Seguendo l’iniziativa della Regione Campania e del Tar Parma, la Regione Emilia Romagna ha proposto lo scorso 18 novembre formale ricorso davanti al Giudice delle leggi per far dichiarare l’illegittimità costituzionale dell’articolo 32 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269 recante le norme sul condono edilizio. Per la Regione l’articolo in questione viola espressamente le regole dettate dalla Costituzione in tema di riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni (articolo 117), quelle sul buon andamento della Pubblica amministrazione (articolo 97) e sulla indisponibilità’ del principio di “ordinato assetto del territorio” (articolo 9).
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.