[fun.news.546] Cresce ancora la cremazione in Italia

SEFIT, la Federazione dei gestori di cimiteri e crematori di area pubblica, ha reso noti alcuni dati statistici sulla diffusione in Italia della cremazione. Nel corso del 2002 le cremazioni in Italia sono aumentate discretamente: nel totale passano a 38.691, con un aumento dell’11,3% rispetto all’anno precedente. La cremazione cresce soprattutto al Nord, dove maggiore è la presenza di impianti, ma anche al Centro. Rispetto al totale delle sepolture la cremazione incide ora per il 6,9% (calcolato su una mortalità italiana nel 2002 di 557.100 unità), anche se al Nord l’incidenza è stimabile vicina all’11%, mentre nelle grandi città dotate di crematorio non è infrequente che si superi il 25%. Si segnala la performance di Bolzano che in pochi anni ha raggiunto quote di cremazione elevatissime, prossime al 50%. Milano, Roma, Genova e Torino sono le città col maggior numero di cremazioni, rispettivamente con 4.715, 3.976, 3.471, 2.915. Le città invece che registrano il minor numero di cremazioni sono: Cagliari, San Benedetto del Tronto e Palermo, rispettivamente con 114, 176, 185. La regione in assoluto dove si crema di più è la Lombardia (che è tra quelle meglio dotate di impianti di cremazione), con 10.266 cremazioni, seguita da 6 altre regioni: Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, Veneto e Toscana, dove si effettuano da 3.600 a 4.600 cremazioni l’anno ciascuna. Il numero dei crematori funzionanti in Italia è attualmente stabile, anche se è prevista l’apertura di alcuni nuovi impianti, per la maggior parte situati al Nord. La tabella della cremazioni di cadaveri eseguite nei crematori in funzione, distinti per Regione (Anni 2000, 2001, 2002) è reperibile sul sito, tra i files liberamente scaricabili. Basta fare una ricerca inserendo nel campo ‘titolo’ la parola chiave ‘crematori’.

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