[fun.news.539] A Bologna si riusano i sepolcri abbandonati

Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato la delibera “Indirizzi per la catalogazione e il recupero dei sepolcri perpetui dei cimiteri comunali. Modifica del Regolamento di Polizia Mortuaria Locale”. Con questo atto il Comune di Bologna si propone di fare fronte allo stato di abbandono di molte tombe della zona monumentale del cimitero della Certosa sia richiamando i concessionari alla manutenzione dei monumenti, sia attraverso la riutilizzazione dei sepolcri abbandonati. L’intervento coinvolgerà un grande numero di sepolcri. Si calcola che, nella sola area monumentale della Certosa, sottoposta a vincolo per l’importanza storico-artistica degli edifici e dei monumenti funebri, siano ben 5.000 i depositi a pozzetto e 4.000 le tombe di famiglia. Di essi l’80% necessita di interventi di manutenzione e restauro. I concessionari di queste tombe (si ritiene di poterne individuare la metà) saranno invitati a provvedere. L’altra metà dei sepolcri appartengono invece, con ogni probabilità, a famiglie estinte o non più rintracciabili. In questi casi, dopo avere effettuato le ricerche anagrafiche per risalire agli eredi dei concessionari, verrà pronunciata la decadenza della concessione con la successiva offerta del bene a nuovi concessionari. Il Comune di Bologna ritiene che con questa iniziativa sarà possibile restaurare l’intero complesso monumentale. Questa operatività è possibile grazie al data base integrale della Certosa, avviato nel 1999, che sarà completato nel 2005, composto dal catasto digitale della Certosa, con l’identificazione di tutte le tombe; dall’anagrafe digitale di tutti i sepolti, messa in relazione con il catasto e dalla catalogazione storico-artistica dei sepolcri vincolati (sono già state schedate 4100 tombe ed eseguite oltre 17mila fotografie). Il testo integrale della delibera è visibile sul sito del Comune di Bologna, www.comune.bologna.it o su www.progettocertosa.it o nell’area RICERCHE, libri, articoli e documenti, del sito www.euroact.net facendo la ricerca con la parola chiave “certosa” e scegliendo come anno di ricerca il 2003.

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