Collaborare per la liberalizzazione dei servizi pubblici locali. È questo l’obiettivo forte dell’intesa siglata la scorsa settimana da Confservizi (ex municipalizzate) e Confcommercio. Un accordo (che presto potrebbe essere esteso anche ad altre grandi associazioni d’impresa) finalizzato a ´creare una rete organizzata di energie e valori imprenditoriali, per aumentare la competitività del paese’, come spiegato dal presidente della maggiore associazione nazionale del commercio, Sergio Billè. La collaborazione tra Confservizi e Confcommercio dovrebbe infatti aprire la strada ad accordi sul territorio tra esercenti e aziende degli enti locali operanti nei settori di gas, acqua, energia, igiene ambientale, trasporti pubblici, cultura, turismo, sanità e farmacie comunali. Saranno inoltre costituiti appositi gruppi di lavoro per elaborare progetti in materia di politiche sociali, servizi per l’impresa diffusa e promozione dell’azionariato diffuso all’interno dei processi di privatizzazione delle ex aziende municipalizzate. Tutti temi che hanno fatto scattare il feeling tra le due associazioni, convinte che ´bisogna trovare i giusti accorgimenti per arrivare alle liberalizzazioni nei servizi pubblici locali evitando di trasformare un monopolio pubblico in un monopolio privato’, ha aggiunto il presidente di Confservizi, Fulvio Vento. La riforma dei servizi locali sta procedendo però molto lentamente, mentre si fa largo l’ipotesi di trasferire nella delega ambientale le norme bloccate dal mancato decreto d’attuazione dell’articolo 35 della Finanziaria 2001. Una soluzione che potrebbe trovare d’accordo le ex municipalizzate.
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