«Senza aree a disposizione delle società di mutuo soccorso che operano a S.Cataldo, cimitero di Caltanissetta, le stesse sono destinate a chiudere i battenti nell’arco di un ventennio». E’ il grido d’allarme lanciato dalle società di mutuo soccorso Enrico Medi, Cesare Battisti, Zolfatai, agricola Berta e operaia Giuseppe Rizzo, che, alcuni anni fa, si sono consorziati nell’Intersocietà per sviluppare programmi comuni e per essere un interlocutore unico in forza del numero degli iscritti (quasi 13 mila tra marito e moglie) con l’amministrazione comunale. Uno dei principali compiti delle società di mutuo soccorso è quello di concedere ai propri soci che passano a miglior vita un loculo. Nell’ultima richiesta all’amministrazione comunale, l’Intersocietà aveva avanzato la proposta di riservare al coniuge del defunto il loculo accanto, così come avverrà per i loculi in fase di realizzazione da parte dell’impresa di Luigi Anzalone, la ditta privata che sta realizzando l’ampliamento del cimitero e che gestirà lo stesso cimitero per 15 anni, trasformandolo di sana pianta. Nel corso delle varie assemblee, le società di mutuo soccorso, oltre a chiedere la disponibilità di aree per costruire direttamente i loculi cimiteriali, hanno proposto di provvedere alla estumulazione delle salme dopo il compimento di 40 anni di sepoltura, nonchè la realizzazione di loculi di dimensioni ridotte dove deporre i resti mortali dei feretri estumulati. Queste ed altre proposte saranno esposte, questo pomeriggio, dai cinque presidenti delle società di mutuo soccorso Ignazio Mauro, Arturo Asaro, Rosario Urso, Rosario Anzalone e Michele Amoribello al consiglio comunale che dibatterà, appunto, la problematica del cimitero in modo da chiarire i criteri diassegnazione delle aree alle società di mutuo soccorso e rivedere la convenzione stipulata tra loro e il comune, due anni fa.
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