[fun.news.506] Traghettatori d’anime a scuola

I lettori di più antica data ricorderanno che il sito www.euroact.net si occupò con la [fun.news.154] “Continua la disputa tra il no profit e l’imprenditoria funebre privata, ma intanto fanno affari insieme “. Il nervo scoperto divenne anche argomento di uno scambio di opinioni tra alcuni dei soggetti coinvolti, riportato [nella fun.news.158] “La Fondazione Fabretti chiede la rettifica del comunicato Fun.News 154 di www.euroact.net. Il sito invece conferma.” Chi volesse rileggerle basta che nel sito clicchi su “Cerca nelle News spedite” facendo una ricerca con il numero della Fun.News nel campo oggetto. Nel frattempo il Progetto Caronte (di quello si stava parlando) è andato avanti, con l’intenzione dichiarata di diffondere modelli e percorsi formativi nel settore funerario.L’idea consiste nella individuazione di 4 distinti corsi: uno per formatori degli operatori del settore funerario ( 12 posti); l’altro per cerimonieri (10 posti). Uno ancora per tanatoprattori (10 posti) e infine l’ultimo per operatori funerari generici ( 40 posti). I programmi, i profili e altre notizie sono rinvenibili sul sito http://www.esacoformazione.net/caronte/carhome.htm . E’ interessante rilevare come il Ministero del Lavoro con fondi strutturali europei FSE e FDR, li abbia finanziati per 514.861,05 euro ( circa un miliardo di vecchie lire). Il relativo decreto per chi fosse intenzionato a seguire la stessa strada è in area RICERCHE, Libri, Articoli e Documenti. tra i testi liberamente scaricabili, rintracciabile con la parola chiave “Caronte” nel campo del Titolo. La cosa ci ha incuriosito per diversi motivi: – il primo che può essere utile che anche altri soggetti possano concorrere alla erogazione di detti fondi, visto che non sono per nulla disprezzabili ( si pensi che per “allievo” si tratta di poco più di 7.000 euro); invece per corso, facendo una divisione in proporzione agli allievi, si va da contributi di 71.500 euro per il più piccino a 286.000 euro per quello grande. E chi organizza corsi sa che si tratta di cifre di tutto rispetto. – il secondo per la tipologia di corsi e per i programmi. Ad es. si pensa di fare un corso per tanatoprattori di 60 ore teoriche e di 30 ore pratiche su materie che non sono nemmeno state stabilite dal Ministero della salute ( si veda l’art. 12 del DDL Sirchia). La cosa andrebbe benissimo se questo corso non fosse sovvenzionato con fondi pubblici, in quanto ognuno è libero di lanciare corsi e altrettanto di parteciparvi. Invece … – Per ultimo si segnala la cosa più simpatica: si fa un corso per formare i formatori degli operatori del settore funerario. E fin quì bene. Si tratta di iniziativa utile e lungimirante, ma se si va a vedere cosa si insegna e le condizioni di accesso ( laurea in medicina o in biologia, oppure in psicologia, oppure in una facoltà umanistica (nell’ultimo caso è utile una competenza di carattere teatrale) si comincia a dubitare fortemente sul risultato dell’iniziativa. O per lo meno su che razza di operatori funerari verranno fuori. E’ questa l’idea che ha il Ministero del Lavoro del tipo di competenze che devono avere i formatori degli operatori del settore funerario ? Se è così ci permettiamo sommessamente di dissentire. Ai promotori dell’iniziativa (FederCofit, Fondazione Fabretti – vicina alla FIC e alla Socrem di Torino, Istituto di Tanatologia e Medicina Psicologica di Bologna, ESA.co) auguriamo fortuna. Se la cosa va bene è una strada da intraprendere da parte di altri, forse con corsi meno costosi per la collettività e più mirati alle vere esigenze della categoria.

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