[fun.news.438] Nel Bolognese l’dea di privatizzare cremazione e asili nido

Realizzazione di un forno crematorio privato e costituzione di una società di capitali per la gestione di strutture per l’infanzia. Sono le due nuove proposte lanciate dal Polo di Castel Maggiore (BO) per voce dei consiglieri di Forza Italia, Giovanni Leporati (capogruppo), Umberto Cocchi e Alberto Tugnoli, e di Giuseppina Mastrojanni (Alleanza Nazionale). Proposte presentate nello scorso consiglio comunale, dove si è discusso della manovra finanziaria relativa agli anni 2003/2005. In quest’ottica il gruppo di opposizione ha proposto di appaltare a privati la realizzazione e la gestione di un forno crematorio e i servizi cimiteriali, attualmente a carico del Comune. Come la tumulazione, l’esumazione, la gestione del verde e degli orari, il servizio lampade votive e la manutenzione degli allacciamenti. «Abbiamo pensato in tal senso – dice Leporati -, data l’importanza che riveste Castel Maggiore nell’ambito dell’Azienda Usl Bologna nord, considerando poi il beneficio economico che deriverebbe al Comune dalla presenza di un forno crematorio e prendendo in considerazione che la domanda di tale servizio è in notevole aumento. Ricordo che gli unici forni crematori presenti sul territorio, e oberati per la mole di lavoro, sono quelli di Bologna e di Ferrara». Per quanto riguarda i servizi all’infanzia il Polo ha proposto la costituzione di una società di capitali, a capitale pubblico minoritario, per la gestione di strutture per bambini da utilizzare non solo nel contesto di Castel Maggiore, ma anche nell’ambito dell’associazione intercomunale Reno-Galliera. E, in questo campo, secondo il centrodestra, è ora che la giunta ulivista riconosca l’effettiva potenzialità del principio di sussidiarietà.

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