[fun.news.298] Una necropoli sotto la sede di una impresa di onoranze funebri

Quasi per ironia della sorte, là dove ha sede una ditta di onoranze funebri è affiorata una necropoli romana. Per celebrare il ritrovamento era presente, alla conferenza al Palazzo dei Musei di Modena, anche l’assessore comunale all’urbanistica Palma Costi, già sindaco di Camposanto. Su un tavolo facevano bella mostra oggetti in vetro rinvenuti all’interno di alcune sepolture, reperti ceramici ed altri resti. Al tavolo dei “conferenzieri” Gianni Gibellini della Cofim, ditta di onoranze funebri modenese. Quando la Cofim ha deciso di ampliare la sede a Fossalta, anche con un parcheggio interrato, per una struttura più adeguata alle esigenze della città, ha dovuto fare i conti con la zona di rispetto archeologico, dove avveniva l’abituale sepoltura in età romana. Gli scavi hanno portato alla luce, da novembre scorso a marzo, al di sotto di un consistente strato alluvionale, una ventina di sepoltura ad inumazione e due incinerazioni. Tra i reperti di coperture di tombe, gli esperti segnalano monumenti funerari romani del tipo a dado con decorazioni scultoree, come lo scudo rotondo e gladio appeso, che richiamano la carriera militare. Tra i resti (ora in restauro alla Soprintendenza a Bologna), databili tra la fine del III e gli inizi del V secolo dopo Cristo, monete in bronzo di età costantiniana, ceramiche, vetri, strumenti in metallo e in osso lavorato. Il lavoro di recupero, sovvenzionato dalla Cofim, è stato quasi portato a termine. Sono stati impiegati anche giovani archeologi.

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