La Procura della repubblica di Voghera ha iscritto sul registro degli indagati i nomi di sei titolari di ditte, tra imprese edili e di servizi funebri, che non smaltivano secondo quanto previsto dal DPR 254/2003 i rifiuti derivati dall’esumazione/estumulazione dei defunti. In taluni casi si sono ritrovati rifiuti datati 2007, ben oltre i termini che la legge consente per il deposito temporaneo in attesa del trasferimento all’impianto di smaltimento.
Le sei ditte, appaltatrici o concessionarie del servizio cimiteriale comunale, si facevano pagare (a prezzo pieno) lo smaltimento dai famigliari dei defunti, ma poi non lo portavano a termine, secondo quanto emergerebbe dalle indagini.
Gli inquirenti hanno trovato irregolarità, tra gli altri, nei cimiteri di Stradella, Casteggio e di Corvino San Quirico (nei pressi di Voghera). E l’accusa per i sei imprenditori ora indagati è di gestione e smaltimento abusivo di rifiuti cimiteriali. La procura valuterà se al caso sono legati altri reati. Inoltre, alcuni Comuni delle valli oltrepadane sono stati sanzionati per un totale di 4.133 euro in quanto non avevano fatto le denunce annuali alla Camera di Commercio competente sui rifiuti smaltiti, né tenevano registri al riguardo, pensando che il compito spettasse ad altri enti. In questi giorni, i controlli e le indagini delle forze dell’ordine nei cimiteri della zona stanno proseguendo, per portare alla luce altre eventuali irregolarità.
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