Sullo Shanghai Daily viene riportato che la municipalità di Shanghai ha deciso di aumentare i sussidi per chi deciderà di disperdere in mare le ceneri dei propri cari defunti, misura necessaria per fronteggiare la saturazione dei cimiteri cittadini.
Chi ne farà richiesta riceverà quindi un contributo che va dai 2.000 ai 3.000 yuan (dai 200 ai 300 euro circa) a fronte degli attuali 400 yuan (40 euro circa).
Negli ultimi 20 anni, secondo i dati disponibili, il numero di coloro che hanno cominciato a propendere per la cremazione e per la dispersione nelle acque delle ceneri, è aumentato in maniera considerevole. Attualmente circa l’1,5% delle cremazioni effettuate sono fatte seguire dalla dispersione in mare, mentre in passato era solo lo 0,2%: basti pensare che nel 1991 furono 287 le persone cremate le cui ceneri vennero gettate in acqua, salite a 2.100 nel 2010.
Per consentire ai familiari di avere comunque un luogo dove ricordare e commemorare i loro cari, la città di Shanghai ha aperto, nel 2004, un giardino nel cimitero di Binhaiguyuan, all’interno del quale è stato costruito un monumento che riporta incisi i nomi dei defunti le cui ceneri sono state gettate in mare.
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