Sulla riforma dei servizi pubblici locali il Governo accelera, agganciando il ddl Lanzillotta alla Finanziaria.
Un sostegno al Governo arriva dalla segreteria dei Ds e dall’Udeur. Contrari i Verdi, RC e PDCI.
Si apre quindi un altro difficile problema da comporre all’interno della maggioranza.
Per Confservizi, la confederazione delle imprese di servizi pubblici locali, parla il suo presidente Raffaele Morese, che è critico nei confronti del DDL.
La questione è in particolare «la proprietà delle reti – spiega Morese – perché molte nostre imprese quotate hanno gli asset nel loro patrimonio, e se devono essere pubbliche si apre un problema».
La seconda obiezione di Morese riguarda il fatto che il progetto si fonda sul principio che la gara pubblica sia la modalità prevalente nell’affidamento della gestione dei servizi, e che il ricorso a forme diverse, come l’in house e la società miste partecipate, siano casi eccezionali.
«Il ddl – rileva Morese – fa morire l’ipotesi di crescita e sviluppo delle società miste, che rappresentano un modello positivo in Italia e in Europa».
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