[fun.news.095] Sulle tangenti in camera mortuaria interviene il Codacons per chiedere l’allargamento delle indagini al territorio nazionale

Ancora violata la privacy degli italiani. Questa volta a commettere reato sono gli infermieri dei vari ospedali che, girando le informazioni sulle condizioni di salute e sui decessi dei ricoverati alle agenzie funebri, consentono a quest’ultime di proporsi alle famiglie dei defunti e di organizzare i funerali. La corsa ad accaparrarsi un funerale ha tariffari ben stabiliti: In cambio delle informazioni il personale ospedaliero chiede un lauto compenso, che arriva fino ad un milione a segnalazione. La pratica illegale è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Torino, in seguito a dei blitz in alcuni ospedali torinesi. Ma è risaputo che l’affare delle “tangenti delle camere mortuarie” riguarda tutto il territorio nazionale. E’ per questo che il CODACONS, in un esposto/denuncia, chiederà alle Procure della Repubblica di allargare le indagini effettuate a Torino, anche alle altre città italiane. Per il CODACONS e’ ripugnante il comportamento di chi, approfittando del dolore che le persone provano alla scomparsa di un caro, se ne avvantaggia per aumentare i propri guadagni. Ma al di là delle considerazioni morali, gli infermieri che trasmettono le notizie sui decessi alle agenzia funebri compiono un reato, violando la privacy dei defunti e delle loro famiglie, contravvenendo alle disposizioni della legge 675/96. Per questo motivo il CODACONS presenterà anche un esposto all’Autorità Garante per la tutela dei dati personali.

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