Relazione DIA 2024: analisi mirata dei fenomeni mafiosi in ambito funerario con elenco dei territori esposti

Recentemente è stata pubblicata la Relazione sull’attività svolta e risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel 2024, presentata dal Ministro dell’Interno al Parlamento.

La Relazione traccia il quadro aggiornato sull’azione di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso.

Novità importante di questa edizione: la drastica riduzione del gap temporale tra i fatti analizzati e la pubblicazione, che ora copre l’intero 2024, offrendo una fotografia più attuale e utile alla lettura delle dinamiche criminali.

La struttura del report, ulteriormente affinata, mostra un’analisi centrata sulle singole matrici mafiose, con approfondimenti sul loro radicamento territoriale, sui modi operativi distintivi e sulle risposte istituzionali poste in essere.

Particolare attenzione è stata data alla rappresentazione grafica dei dati, per rendere più accessibili e immediatamente leggibili le informazioni sulle presenze mafiose nei diversi contesti geografici.

Infine, la Relazione approfondisce le interdittive antimafia emesse dalle Prefetture e i nuovi strumenti giuridici volti al reinserimento delle imprese colpite dalla criminalità nel circuito economico sano, nel rispetto dei principi di legalità, concorrenza e tutela dell’occupazione.

Un documento essenziale per comprendere l’evoluzione della minaccia mafiosa e calibrare in modo più efficace le politiche di contrasto e prevenzione.

Link alla Relazione DIA 2024

Settore Funebre (Onoranze Funebri / Agenzie Funebri / Pompe Funebri)

Diversi gruppi mafiosi mostrano interesse per questo settore, principalmente attraverso tentativi di infiltrazione o contiguità. Questi portano all’emissione di provvedimenti interdittivi antimafia o sono evidenziati in operazioni giudiziarie:

  • Sicilia, Area Occidentale (generale): Questo settore risulta particolarmente esposto a tentativi di infiltrazione.
  • Provincia di Palermo (Sicilia): Emessi 38 provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti di società, prevalentemente attive anche nei servizi di agenzie funebri. Gli accertamenti rilevano elementi di contiguità o tentativi di infiltrazioni da parte di diverse consorterie della Provincia, riconducibili a vari mandamenti e famiglie.
  • Provincia di Trapani (Sicilia): Emessi 33 provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti di società, prevalentemente attive anche nel settore delle agenzie funebri. Gli accertamenti rilevano elementi di contiguità o tentativi di infiltrazioni da parte di diverse consorterie della Provincia.
  • Basilicata, Provincia di Potenza: Caso di peculato documentato nella gestione di un’agenzia di onoranze funebri da parte di un soggetto intraneo all’associazione mafiosa MARTORANO-STEFANUTTI, che riusciva a gestire i beni aziendali sottoposti a sequestro tramite un amministratore giudiziario complice.
  • Campania (generale): Complessivamente, nel 2024, adottate 23 misure interdittive antimafia in questo settore, evidenziando la tendenza delle organizzazioni criminali campane alla diversificazione dei loro interessi illeciti.
  • Provincia di Caserta (Campania): Il settore delle onoranze funebri è tra quelli maggiormente interessati dal rischio di infiltrazione camorristica legata al clan dei CASALESI, con 31 provvedimenti interdittivi emessi.
  • Scafati (Provincia di Salerno, Campania): Eseguito un Decreto di Sequestro di prevenzione riguardante quote di partecipazione di 3 società operanti nel settore delle onoranze funebri, nella disponibilità di un soggetto riconducibile a clan camorristici operanti nella limitrofa Castellammare di Stabia.
  • Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito e Carditello (Provincia di Napoli, Campania): Indagini sui clan camorristici locali, in particolare il clan PEZZELLA, evidenziano numerose estorsioni in danno di attività commerciali, incluse ditte di onoranze funebri.
  • Pomigliano d’Arco (Provincia di Napoli, Campania): Emessi 5 provvedimenti interdittivi da parte del Prefetto di Napoli interessanti imprese del settore delle onoranze funebri, riconducibili al clan FORIA e che documentano la sua propensione ad infiltrare l’economia legale.
  • Emilia Romagna, Provincia di Modena: Emessa una misura interdittiva nei confronti di un’impresa attiva nei servizi di pompe funebri, considerata ricollegabile alla cosca ‘ndranghetista PARDEA “Ranisi” di Vibo Valentia.
  • Lombardia: Il settore dei servizi di pompe funebri e attività connesse è tra quelli in cui è si evidenzia il pericolo di infiltrazione o condizionamento mafioso, in particolare da parte della ‘ndrangheta.
  • Foggia (Puglia): La batteria TRISCIUOGLIO-TOLONESE opera anche nel riciclaggio di denaro in attività commerciali, incluse le onoranze funebri.

Settore Cimiteri

Questo settore risulta menzionato in due contesti, legati all’emissione di provvedimenti interdittivi:

  • Provincia di Napoli (Campania): Emessi 6 provvedimenti interdittivi da parte del Prefetto di Napoli nei confronti di imprese ritenute riconducibili ai clan camorristici PUCA, VERDE e RANUCCI nell’ambito dei servizi funerari e cimiteriali .
  • Lombardia: Evidenziato il pericolo di infiltrazione o condizionamento mafioso da parte di sodalizi riconducibili alla criminalità organizzata pugliese nell’ambito dei servizi cimiteriali.

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