Il Comune di Napoli ricorre ad appalto per servizi cimiteriali

Al Comune di Napoli non sanno più come fare per seppellire, ma questa volta non mancano i posti, mancano i seppellitori, infatti degli 80 operatori cimiteriali ora ve ne sono in servizio solo 18. Il resto tutti pensionati o deceduti. Il Comune di Napoli, per garantire l’indispensabile servizio cimiteriale, ha deciso di appaltare il lavoro ai privati. Base d’asta: poco più di un milione di euro per operare in una ventina di cimiteri. Ma il mercato è previsto in espansione. Fermo restando che gestione, indirizzo e controllo di questi servizi resteranno in capo a Palazzo San Giacomo. La delibera porta la firma dell’assessore competente Bernardino Tuccillo. Si legge nel documento: “Negli ultimi anni causa mancanza di turn over del personale comunale si è verificata una progressiva riduzione del personale addetto alle inumazioni, esumazioni, necrofori e seppellitori. Ciò in seguito agli ordinari pensionamenti e le inabilità al lavoro e alla non fungibilità con altre categorie professionali”. Il numero dei seppellitori in servizio è di 25 sulla carta. Ma in realtà sono 18 perché altre sette sono in via di pensionamento. I 18 hanno una età media di 61 anni. E sono previsti altri sette pensionamenti entro l’anno. Inutile dunque sottolineare che, temendo la paralisi dei cimiteri o forme di abusivismo, il Comune ha deciso di prendere questo provvedimento.

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