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  • Quesito pubblicato su ISF2004/1-c

    È possibile erigere una o più cappelle gentilizie da parte di un Trust o in alternativa da un ente senza finalità di lucro?
    Anno: 2004
  • Quesito pubblicato su ISF2004/1-b

    Un concessionario ha domandato alla Direzione Cimiteriale del Comune di … di poter rivendere a terzi la propria cappella gentilizia - di recente realizzazione e mai utilizzata - causa una sopravvenuta ristrettezza economica. Considerato che tale richiesta rispetterebbe i canoni dell’attuale Regolamento locale di polizia mortuaria comunale (ormai obsoleto, in quanto vigente dal 1972 e quindi in netto contrasto con i DPR 803/76 e 285/90 in relazione al diritto d’uso e destinazione di un manufatto su suolo demaniale cimiteriale) e che nella bozza del nuovo Regolamento locale di polizia mortuaria comunale predisposta da tale Direzione si sottolinea che il diritto d’uso non è commerciabile, trasferibile o comunque cedibile per atti "inter vivos", si chiede se tale richiesta debba essere o meno avallata.
    Anno: 2004
  • Quesito pubblicato su ISF2004/1-a

    Una famiglia ha richiesto all’Ufficio cimiteri del Comune di … la estumulazione straordinaria - dopo 10 anni dalla tumulazione - di una salma (con richiesta di avviarla a cremazione), affinché si possa liberare il tumulo per introdurre nuova salma. È possibile acconsentire a tale richiesta?
    Anno: 2004
  • Quesito pubblicato su ISF2003/3-g

    La salma del Signor XXX, inumata in campo comune nel 1961, è stata esumata nel successivo 1972 e - poiché inconsunta - tumulata in colombario a concessione quarantennale con scadenza nel 2012. Ora i familiare chiedono se è possibile l’estumulazione di tale salma prima della scadenza della concessione, per poter raccoglierne i resti in apposita cassetta di zinco.
    Anno: 2003
  • Quesito pubblicato su ISF2003/4-e

    Il Servizio Igiene della A.USL di … chiede quale sia il comportamento adeguato da tenere in caso di salme ritrovate presso il domicilio qualche tempo dopo la loro morte: in questi eventi infatti, a causa della fuoriuscita dei liquami cadaverici dalla salma, si pone il problema della pulizia dell’abitazione. Chi ha quindi l’obbligo di provvedere a proprie spese a tale incombenza tramite una delle ditte specializzate in pulizia e sanificazione: l’A.USL (alla quale si rivolgono di solito i familiari) oppure i familiari stessi (come sostenuto dalla A.USL)? Il Servizio Igiene domanda inoltre come agire quando non vi sono familiari oppure quando questi si rifiutano di interessarsi al problema. In questi casi viene sempre interpellato lo stesso Servizio Igiene dell’A.USL, o dalle forze di Pubblica Sicurezza o dall’amministratore di condominio (al quale pervengono le lamentele dei condomini per il cattivo odore proveniente dall’appartamento). L’A.USL manifesta dei dubbi sulla legittimità di proporre un’ordinanza sindacale (solo sulla base delle ripetute segnalazioni verbali) che assegni ad una ditta di pulizie il compito di intervenire in un appartamento privato, sia perché è un intervento oneroso per il Comune, sia perché si tratta di proporre interventi in una abitazione privata in assenza del legittimo proprietario, con l’eventualità di vedersi successivamente rinfacciare la sparizione di oggetti o altro. Tutto ciò premesso si chiede se si è a conoscenza di come le problematiche sopra esposte vengano affrontate in altre realtà territoriali.
    Anno: 2003
  • Quesito pubblicato su ISF2003/4-d

    Il Comune di … si sta apprestando ad informatizzare l’archivio mortuario. In occasione di tale operazione, gli addetti hanno trovato diverse pratiche dalle quali risultava che, a seguito della chiusura del cimitero comunale A, i resti di defunti deceduti all’inizio del ‘900 erano stati estumulati e traslati (nei primi anni ‘60), in cellette di altro cimitero comunale B. Il Comune - alla luce di quanto stabilito dall’art. 98 del DPR 285/90 - chiede se le relative concessioni debbano considerarsi una "continuazione" delle originarie (e pertanto perpetue) o se, a seguito dell’estumulazione e relativa nuova tumulazione, siano da considerarsi temporali (e cioè di durata 30nnale secondo quanto previsto dal Comune). In questo secondo caso, vorrebbe sapere inoltre se la decorrenza della concessione debba partire dalla data in cui è stata redatta la pratica di nuova tumulazione al cimitero comunale B.
    Anno: 2003
  • Quesito pubblicato su ISF2003/4-c

    Attraverso una “gestione associata” alcuni Comuni facenti parte della stessa zona socio-sanitaria gestiranno i servizi funerari del loro bacino d’utenza. Questa gestione sarà dotata di un ufficio unico collocato nella struttura ospedaliera che serve l’intero comprensorio, al quale verranno assegnate 3 unità lavorative (due, tra cui il responsabile dell’ufficio, provenienti dal Comune X capofila del progetto, e la terza proveniente da uno degli altri Comuni), ognuna delle quali resterà in carico al Comune dal quale proviene. L’ufficio, in alternativa agli uffici di Anagrafe e di Stato Civile dei Comuni, istruirà le pratiche di morte in qualità di dichiarante, provvedendo a trasmetterle agli Stati Civili competenti per territorio per le opportune registrazioni. Per quanto riguarda invece l’autorizzazione alla sepoltura e gli adempimenti inerenti la cremazione (che la L. 130/01 pone in capo all’Ufficiale di Stato Civile), il Comune X domanda se sia possibile delegare a ciò il Responsabile dell’Ufficio, in carico al Comune X: 1) in caso di decesso nel territorio del Comune Y in cui insiste struttura ospedaliera, che non è il Comune X (la maggioranza dei casi in quanto vi è presente l’ospedale); 2) in caso di decesso negli altri Comuni diversi da X e Y; 3) in caso di decesso nel territorio del Comune X (in quanto essendo il responsabile dipendente dello stesso Comune è possibile la delega delle funzioni di Stato Civile. Il Comune X chiede anche se la “gestione associata” sia da considerarsi un caso diverso dall’Unione fra i Comuni.
    Anno: 2003
  • Quesito pubblicato su ISF2003/4-b

    Alla scadenza della concessione a tempo determinato di una sepoltura, a chi compete il pagamento delle conseguenti operazioni di estumulazione, traslazione (eventuale cambio cofano) e successiva risepoltura?
    Anno: 2003
  • Quesito pubblicato su ISF2003/4-a

    Il Comune di … domanda se, al momento della effettuazione di esumazioni ed estumulazioni, debba essere necessaria la presenza del coordinatore sanitario della A.USL?
    Anno: 2003
  • Quesito pubblicato su ISF2003/3-f

    Il Signor XXX domanda come ci si debba comportare nel caso in cui avvenga il decesso di un extracomunitario non residente ed in condizioni di povertà.
    Anno: 2003