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  • Estumulazione ordinaria da tomba di famiglia

    Un privato chiede quale regime autorizzatorio si esplichi per l'estumulazione ordinaria di defunto da un loculo della cappella di famiglia.
    Tale cappella insiste su un’area cimiteriale concessa in uso perpetuo nel 1958.
    Il richiedente l'estumulazione è un erede di uno dei due titolari al 50% della concessione.
    Anno: 2010
  • Termine del trasporto funebre

    Ci viene domandato dove termina l'operato dell'Agenzia di Trasporto Funebre in presenza di un funerale.
    Nello specifico, se la bara deve essere trasportata dall'Onoranza Funebre sino al posto di inumazione e/o tumulazione.
    Oppure se termina all'ingresso del cimitero previo collocamento della bara sulla barella.
    Anno: 2010
  • Conservazione urne in parrocchia

    Un Comune dispone di un piccolo cimitero nei pressi di una parrocchia, che non può essere ampliato per il divieto imposto dalla sovrintendenza ai beni artistici.
    Il sacerdote della parrocchia chiede se è possibile utilizzare un locale della stessa, nel seminterrato, per poter conservare le urne cinerarie di chi ne fa richiesta.
    Questa ipotesi può essere valutata?
    Anno: 2010
  • Passaporto mortuario

    Un uomo di nazionalità polacca muore, a seguito di omicidio, nel territorio di un Comune diverso dal Comune A.
    Pertanto, la salma viene trasportata nel Comune A per essere sottoposta ad autopsia.
    Al termine delle operazioni relative, quale Comune dovrà rilasciare il passaporto mortuario per far rientrare la salma in Polonia?
    Quindi, il Comune A oppure l'altro?
    Anno: 2010
  • Mancato pagamento tumulazione

    In un Comune decede, a seguito di suicidio, un cittadino qualificabile come indigente.
    Egli ha lasciato uno scritto in cui chiede la cremazione con sepoltura nel loculo ove si trova tumulata la madre.
    Il pagamento della concessione di detto loculo non è avvenuto ed è già attiva la richiesta di recupero del credito vantato per tale concessione.
    Pertanto il Comune non può far utilizzare ulteriormente tale loculo.
    Poiché l'unica parente è nullatenente e non può acquisire la disponibilità di una celletta ossaria, come deve procedere il Comune?
    Di norma, nel caso di indigenza, il Comune recupera la salma e la inuma.
    Anno: 2010
  • Dispersione ceneri in regione senza normativa in merito

    Una signora vorrebbe far spargere, nel mare della Sardegna, le ceneri del padre che, nelle sue volontà testamentarie, nomina i "fondali" ma non il luogo esatto della località.
    Il Comune in cui risiede la signora, che si trova in Piemonte, le ha consigliato di informarsi se, nel Comune sardo è già stata recepita la normativa per la dispersione delle ceneri.
    Se così non fosse, non è concesso disperdere le ceneri in altra località di mare, che abbia invece già recepito la normativa.
    La Direzione del cimitero non consente di cambiare località, poiché verbalmente la signora ha dichiarato il luogo preciso, ovvero il mare della Sardegna.
    Anno: 2010
  • Dispersione ceneri in centro abitato

    Un iscritto a So.Crem, sita in Emilia Romagna, dispone in vita, con testamento olografo depositato presso la So.Crem, la dispersione delle ceneri in natura in:
    "appezzamento di terreno posto a est della casa di via ... n. .. attualmente coltivato a noceto e a vigneto".
    Il Comune di residenza del defunto accerta che l'area rientra nel centro abitato del Comune, dove è in ogni caso vietata la dispersione.
    Il responsabile dei servizi cimiteriali comunali ritiene che non sia possibile autorizzare la dispersione, anche in altro luogo.
    Ciò in quanto non rispondente alla volontà testamentaria del defunto che, depositata presso la So.Crem. è inequivocabile.
    Ritiene pertanto che si debba procedere al seppellimento nel cimitero del Comune di ultima residenza, secondo le forme scelte dai famigliari.
    Ma sorge il dubbio che la volontà prevalente del defunto riguardasse l'atto della dispersione e, in subordine, il luogo ove essa dovesse trovare esecuzione.
    Anno: 2010
  • Dispersione ceneri in località di villeggiatura

    Un cittadino chiede se le ceneri del padre, nato e vissuto in un Comune emiliano, possano essere disperse nel luogo di villeggiatura abituale, in Trentino. Il padre, venuto a mancare recentemente, aveva espresso tale volontà solo verbalmente, senza redigere documenti scritti.
    È possibile realizzare il desiderio del defunto?
    Anno: 2010
  • Voltura a seguito testamento

    Il signor X chiede, all'organo amministrativo di un cimitero consortile, la voltura in suo favore della concessione di una cappella intestata allo zio (celibe).
    Ciò in seguito a testamento olografo a firma del defunto zio, regolarmente registrato a mezzo di notaio.
    Il testamento riporta: ""in previsione della mia morte e per il tempo in cui avrò cessato di vivere, dispongo quanto segue:
    "a mio nipote" (richiedente la voltura) lascio la piena proprietà della cappella sita nel cimitero di ... con diritto di sepoltura della famiglia del mio defunto fratello ... e delle mie sorelle ... ed è mio desiderio che non vengano sepolti estranei."

    È possibile accogliere le citate richieste?
    Si precisa che il proprio regolamento cimiteriale non prevede alcuna norma che consente l'esame delle pratiche de quo.
    Anno: 2010
  • Affido ceneri a seguito suicidio

    Il responsabile dei servizi cimiteriali di un Comune in Campania, vorrebbe richiedere alcune informazioni sull'affido ceneri.
    L'ente locale ha ricevuto una istanza di affido ceneri a firma del genitore (madre) di un ragazzo deceduto a seguito di suicidio.
    La volontà del ragazzo a non essere tumulato/inumato si evince da lettera indirizzata alla madre, nella quale la invita a non metterlo "sotto terra".
    Una sentenza del Consiglio di Stato ritiene possibile l'affidamento a familiare dell'urna contenenti le ceneri.
    Il Comune è privo di regolamento comunale di polizia mortuaria e di legge regionale.
    Può autorizzare l'affido de quo, previa adozione di una delibera di giunta che ne definisca le procedure?
    In caso affermativo si chiede:
    1) chi è l'organo deputato ad emettere l'autorizzazione (ufficiale di stato civile o responsabile dei servizi cimiteriali)?;
    2) è sufficiente la semplice lettera del de cuius nella quale esprime il desiderio di non essere posto "sotto terra"?;
    3) è obbligatorio imporr< /br>e all'affidatario il deposito dell'urna in un colombario?
    Anno: 2010