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  • Quesito pubblicato su ISF2010/2-d

    Ci viene domandato dove termina l'operato dell'Agenzia di Trasporto Funebre in presenza di un funerale e, nello specifico se la bara deve essere trasportata dall'Onoranza Funebre sino al posto di inumazione e/o tumulazione oppure termina all'ingresso del cimitero previo collocamento della bara sulla barella.
    Anno: 2010
  • Quesito pubblicato su ISF2010/2-e

    Il Comune di ... dispone di un piccolo cimitero nei pressi di una parrocchia, cimitero che non può essere ampliato a causa del divieto imposto dalla sovrintendenza ai beni artistici.
    Il sacerdote di tale parrocchia ha chiesto se è possibile utilizzare un locale della stessa, che si trova nel seminterrato, per poter conservare le urne cinerarie di chi ne fa richiesta.
    Questa ipotesi può essere valutata?
    Anno: 2010
  • Quesito pubblicato su ISF2010/2-f

    Un uomo di nazionalità polacca muore, a seguito di omicidio, nel territorio di un Comune diverso dal Comune A. La salma viene trasportata nel Comune A per essere sottoposta ad autopsia.
    Al termine delle operazioni relative, quale Comune dovrà rilasciare il passaporto mortuario per far rientrare la salma in Polonia, il Comune A oppure l'altro?
    Anno: 2010
  • Quesito pubblicato su ISF2010/2-g

    Nel Comune di ... è deceduto, a seguito di suicidio, un cittadino qualificabile come indigente (lasciando uno scritto in cui chiede di essere cremato e sepolto nel loculo ove era stata recentemente tumulata la madre). Il pagamento della concessione di detto loculo non è però mai stato effettuato ed è già iscritta al ruolo la richiesta di recupero del credito vantato per tale concessione: è perciò evidente che il Comune non può far utilizzare ulteriormente tale loculo.
    Poiché l'unica parente è anch'essa nullatenente e non può acquisire neppure la disponibilità di una celletta ossaria, come deve procedere il Comune (che di norma, nel caso di indigenza, recupera la salma e la inuma)?
    Anno: 2010
  • Quesito pubblicato su ISF2010/1-a

    La sig.ra X vorrebbe far spargere, nel mare della Sardegna, le ceneri del padre che, nelle sue volontà testamentarie, nomina i "fondali del mare" ma non il luogo esatto della località.
    Il Comune in cui risiede la sig.ra, che si trova in Piemonte, le ha consigliato di informarsi se, nel Comune sardo di …, è già stata recepita la normativa per la dispersione delle ceneri.
    Se così però non fosse, alla sig.ra non è concesso disperdere le ceneri in altra località di mare che abbia invece già recepito la normativa (la Direzione del cimitero non le consente di cambiare località poiché verbalmente la signora ha dichiarato il luogo preciso, ovvero il mare della Sardegna).
    Anno: 2010
  • Quesito pubblicato su ISF2010/1-b

    Il Sig. X iscritto alla So.Crem di ..., sita in Emilia Romagna, ha disposto in vita con testamento olografo depositato presso la Società di cremazione medesima, la dispersione delle ceneri in natura nel seguente luogo (si citano le testuali parole): "appezzamento di terreno posto a est della casa di via ... n. .. attualmente coltivato a noceto e a vigneto".
    Il Comune di residenza del defunto ha accertato che l'area citata rientra nel centro abitato del Comune, dove è in ogni caso vietata la dispersione.
    Il responsabile dei servizi cimiteriali comunali ritiene che non sia possibile autorizzare la dispersione, anche in altro luogo (in quanto non rispondente alla volontà testamentaria del defunto che, depositata presso la So.Crem. è inequivocabile), ritenendo che si debba procedere, con motivato provvedimento, al seppellimento nel cimitero del Comune di ultima residenza, secondo le forme che i famigliari vorranno scegliere.
    Sorge comunque il dubbio che la volontà prevalente del defunto riguardasse l'atto della dispersione e, in subordine, il luogo dove esso dovesse trovare esecuzione.
    Anno: 2010
  • Quesito pubblicato su ISF2010/1-c

    Un cittadino chiede se le ceneri del padre, nato e vissuto in un Comune emiliano, possano essere disperse nel luogo di villeggiatura abituale, in Trentino. Il padre, venuto a mancare recentemente, aveva espresso tale volontà solo verbalmente, senza redigere documenti scritti.
    È possibile realizzare il desiderio del defunto?
    Anno: 2010
  • Quesito pubblicato su ISF2010/1-d

    Il signor X chiede, all'rgano amministrativo di un cimitero consortile, la voltura in suo favore della concessione di una cappella intestata allo zio (celibe), in seguito a testamento olografo a firma del defunto zio regolarmente registrato a mezzo di notaio.
    Il testamento riporta: "" in previsione della mia morte e per il tempo in cui avrò cessato di vivere, dispongo quanto segue: " a mio nipote " (richiedente la voltura) lascio la piena proprietà della cappella sita nel cimitero di ... con diritto di sepoltura della famiglia del mio defunto fratello ... e delle mie sorelle ... ed è mio desiderio che non vengano sepolti estranei."
    È possibile accogliere le citate richieste (si precisa che il proprio regolamento cimiteriale non prevede alcuna norma che consente l'esame delle pratiche de quo.
    Anno: 2010
  • Quesito pubblicato su ISF2010/1-e

    Il responsabile dei servizi cimiteriali del Comune di ... in Campania, vorrebbe richiedere alcune informazioni sull'affido ceneri. L'ente locale ha ricevuto una istanza di affido ceneri a firma del genitore (madre) di un ragazzo deceduto a seguito di suicidio.
    La volontà del ragazzo a non essere tumulato e/o inumato la si evince da una lettera indirizzata alla madre nella quale la invita a non metterlo "sotto terra".
    La scrivente,alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, che ha ritenuto possibile l'affidamento a familiare dell'urna contenenti le ceneri, chiede se il Comune, privo di regolamento comunale di polizia mortuaria e di legge regionale, possa autorizzare l'affido de quo previa adozione di una delibera di giunta che ne definisca le procedure. In caso affermativo ci viene chiesto:
    1) chi è l'organo deputato ad emettere l'autorizzazione (ufficiale di stato civile o responsabile dei servizi cimiteriali);
    2) è sufficiente la semplice lettera del de cuius nella quale esprime il desiderio di non essere posto "sotto terra";
    3) è obbligatorio imporre all'affidatario il deposito dell'urna in un colombario.
    Anno: 2010
  • Quesito pubblicato su ISF2010/1-f

    Una ditta che si occupa solo di lavorazione di marmi ed affini, può partecipare ad una gara d'appalto per la completa gestione cimiteriale di un Comune (sito in Lombardia)?
    Anno: 2010