Il custode del cimitero: compiti, ruolo e funzioni

Tutti i cimiteri devono essere provvisti di un servizio di custodia, siano essi tanto comunali, quanto “consorziali”, così recita l’Art. 52 comma 1 del Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria.

Il termine di “servizio di custodia” consente di conferire una rilevanza differente rispetto alla sorveglianza di tipo tradizionale, in cui vi era un particolare attenzione al ruolo del custode, pressoché assente, salve le previsioni (vetuste!) concernenti l’abitazione del custode rinvenibili negli artt. 56 e 64 D.P.R.… ... Leggi il resto

Due certificati necroscopici… sono meglio di uno?

Certificato necroscopico per il tradizionale seppellimento e certificato necroscopico per la cremazione: trattasi di certificati distinti e diversi?

Una buona modulistica – a volte – può davvero semplificare la vita a tutti gli attori e protagonisti delle attività funerarie, soprattutto se gravati da compiti istituzionali e d’ufficio, temporibus illis se ne accorse, per prima, la Regione Lombardia con l’allegato 3 alla D.G.R. n.20278 del 21 gennaio 2015 emanata a completamento del Reg. Reg. 9 novembre 2004 n.… ... Leggi il resto

Sulla natura ‘pubblica’ dei registri cimiteriali

Da tempo, m’arrovello e mi lambicco il cervello, senza ottenere apparente soluzione o risposta, su questo quesito: ma i registri cimiteriali di cui all’Art. 52 D.P.R. n. 285/1990 hanno davvero la qualità di pubblici registri, direttamente consultabili dalla cittadinanza? IL D.P.R. n.285/1990 nulla dice a tal proposito, c’è qualche norma formale dello jus positum cui appigliarsi, ad esempio l’art. 10 D.Lgs n. 267/2000?

Il problema si complica perché questa questione s’interseca fortemente con la normativa sulla privacy, siccome essi contengono dati sensibili.… ... Leggi il resto

Onerosità e natura giuridica autentica dei servizi cimiteriali

Propongo alcuni stralci, anche se profondamente rielaborati, alla luce della vigente (ad oggi!) normativa di settore, sull’onerosità delle operazioni di esumazione ed estumulazione e natura del relativo servizio, tratti da un brillante saggio  di Cristina Montanari – Responsabile dell’Area Finanziaria-Tributi del Comune di Serramazzoni e Vicesegretario Comunale.

Come sovente accade muoviamo da uno sviluppo logico-argomentativo sulla reale natura dei servizi cimiteriali, elaborato dalla Magistratura Contabile.

La Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia, con il parere del 7 novembre 2019, n.… ... Leggi il resto

Trasporto di ‘resti mortali’ in un mare di regole confuse: esperienze a confronto

Con il comma 1, lett. b) dell’art 3 D.P.R. n.254/2003, è stata introdotta apposita norma per dettare la definizione “ufficiale” di “resto mortale”, dopo che il legislatore aveva già tentato a più riprese, con due diversi atti di tipo istruttivo come la Circ. Min. Sanità n. 24/1993, la successiva Circ. Min. Sanità n. 10/1998, cui seguì, sotto il profilo giuridico la ben più importante Legge n. 130/2001, di fornire un’identificazione in via amministrativa, basata sul criterio cronologico, della complessa fattispecie medico-legale conosciuta dagli addetti ai lavori come “esito da fenomeno cadaverico di tipo trasformativo-conservativo”.… ... Leggi il resto

Art. 36 D.P.R. n. 285/1990, ossa e zinco: una piccola incoerenza?

Il paragrafo 6 della Circ. Min. Salute 31 luglio 1998 n. 10 apre uno spettro di problemi e possibili soluzioni – molto concrete, per altro – davvero significativo.
Ad esempio: per la calcinazione, ossia la riduzione in cenere, le ossa, purché non richieste per una destinazione individuale, privata e dedicata, possono esser trasportate in forma massiva ed anonima, fuori del recinto cimiteriale, ed in direzione dell’impianto crematorio, in semplici contenitori lignei, cartacei o di altro materiale “ecologico” purché siano sempre facilmente combustibili e sublimabili, almeno per consolidata prassi operativa.… ... Leggi il resto

La generale onerosità del servizio cimiteriale – 3/3

Con il comma 7-bis, tale schema concettuale è radicalmente stravolto e così, paradossalmente è il familiare, e non più la collettività, a riappropriarsi dello jus inferendi mortum in sepulchrum, inteso come intimo atto di disposizione sulla salma del de cuius, ossia come obbligo non solo morale, ma anche legale a provvedere ad una degna sepoltura per un corpo umano esanime, il quale cessa di essere res nullius (…ma non è mai stato res derelicta, in quanto ogni persona è, pur sempre, portatrice dell’insopprimibile Jus Sepulchri!)… ... Leggi il resto

La generale onerosità del servizio cimiteriale – 2/3

L’attuale onerosità ordinaria dell’inumazione non ha, però, determinato la mutazione di questa tipologia di sepoltura, considerata “fisiologica” dal sistema cimiteriale italiano, in una concessione, cioè in una qualche forma di sepolcro privato, quale definito al capo XVIII D.P.R. n.285/1990. La relativa onerosità si traduce unicamente nel versamento una mera tariffa per i servizi di cui gode l’utente.
Non si pone, quindi, alcuna questione di formalizzare con un atto para-contrattuale, di natura pubblica, quella che è, e rimane, la sepoltura convenzionale nel nostro ordinamento di polizia mortuaria.… ... Leggi il resto

La generale onerosità del servizio cimiteriale – 1/3

Tanto tempo fa… nel lontano, ormai, anno 2001, la pubblicazione in G.U. di due specifici atti normativi, per giunta di rango primario, per il settore funebre e cimiteriale come:

1. L’Art. 1 comma 7-bis L. 28 febbraio 2001, n. 26 di conversione in legge, con modif., del D.L. 27 dicembre 2000, n. 392, recante disposizioni urgenti in materia di enti locali;
2. l’Art. 5 L. 30 marzo 2001, n. 130 rubricata come “Disposizioni in tema di cremazione e dispersione delle ceneri”;

decretò importanti rivolgimenti, tra l’altro, nel regime tariffario dell’intero comparto.… ... Leggi il resto

Per la consegna delle ceneri occorre ancora il verbale di cui all’Art. 81 D.P.R. 285/1990?

Per il trasporto del feretro al forno crematorio e, da questo, al Comune di tumulazione delle ceneri o loro dispersione in cinerario comune, ex Art. 80 comma 6 del regolamento nazionale di polizia mortuaria, il D.P.R. n.285/1990 prevede ancora, con l’Art. 26 comma 1, che l’autorizzazione al trasporto sia data con un unico decreto, con un evidente intento di semplificazione.
Altri giuristi, invece, riterrebbero praticabile anche la soluzione delle due distinte autorizzazioni…(cui prodest?)

Piglio a paradigma di riferimento, per dipanare la questione spinosa dei rapporti, non spesso idilliaci, tra normativa statale e quella regionale (sovente prevalente) la disciplina di settore adottata a suo tempo, come prototipo di riforma funeraria, dalla Regione Lombardia.… ... Leggi il resto

La dilatazione sempre più extra moenia del trasporto ‘a cassa aperta’…

Spesso, si può osservare, nelle legislazioni locali, dove più si è estremizzato il concetto di mobilità di una spoglia mortale, prima dell’officio delle esequie, o più laicamente del rito di commiato,  che in queste disposizioni modificate e sempre più “aggressive” sul problema-opportunità, si presentano determinate incongruenze su alcuni temi rilevanti, che potrebbero ingenerare difficoltà non solo ermeneutiche, ma pure applicative.

La Regione Piemonte, per esempio, ha intrapreso ed esplorato questa direzione con la L.R. 12 marzo 2020 n.… ... Leggi il resto

Trasporti internazionali verso l’estero: a chi compete la verifica sul regolare confezionamento del feretro?

Le norme di riferimento, su cui si incardina questo nostro breve studio, sono:

Regio Decreto n. 1379 del 1 luglio 1937 (approvazione della Convenzione Internazionale di Berlino del 10 febbraio 1937)

Artt. 16 comma 21, 252, 273, 294, 305, 326 e 487 del D.P.R n. 285 10 settembre 1990.

Paragrafo 8.28 Circolare Ministero della sanità n. 24 del 24 Giugno 1993.

Per meglio enucleare il problema oggetto di questo saggio, è quanto mai opportuno un confronto a rime parallele tra le diverse filosofie, in materia di trasporti funebri internazionali, che sottendono le due più avveniristiche leggi regionali in materia di servizi necroscopici, funebri e cimiteriali, ovvero la Legge Regionale n.… ... Leggi il resto

Se la salma diventa subito cadavere, come provvedere al trasporto ‘a cassa aperta’? – 2/2

Quante forzature e manomissioni “chirurgiche” della norma sul trasporto a “cassa aperta”, quando sarebbe stato molto più semplice eliminare quella surrettizia ed ambigua, quando non perniciosa, linea di instabile confine tra “salma” e “cadavere”!

Analogo provvedimento che consente il trasporto del “cadavere” a cassa aperta è stato adottato anche dalla Regione Toscana, ma neppure questa affronta la questione della compatibilità degli orari di apertura degli uffici comunali con l’imprevedibilità del momento del decesso, e della conseguente istanza di trasferimento da parte dei familiari, ma inserisce una diversa novella legislativa destabilizzante.… ... Leggi il resto

Se la salma diventa subito cadavere, come provvedere al trasporto a ‘cassa aperta’? – 1/2

Quasi tutte le Regioni, in applicazione del nuovo art. 117 Cost. (potestà legislativa concorrente), hanno avviato un processo di caotiche riforme, mirato a rimuovere, in parte, l’orientamento, molto rigido e dirigista del vigente Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria (D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285), in tema di trasporti “a cassa aperta” di cui all’art. 17, creando però qualche nuova e diversa complicazione.
Muovendo dall’assunto che il dettato costituzionale, come novellato dalla Legge di revisione costituzionale n.… ... Leggi il resto

CoVid-19 ed adempimenti fiscali nella polizia mortuaria: come assolvere l’imposta di bollo?

Abbiamo formulato al Dr. Sereno Scolaro alcune domande, in tema di polizia mortuaria, procedimenti autorizzativi ed adempimenti fiscali (nel caso concreto: imposta di bollo) che gravano sulla consueta attività funebre, in tempi di recrudescenza di CoVid-19. Entrando, ora, in medias res:

  1. L’ordinanza della Protezione Civile n.664/2020 prevede espressamente di smaterializzare gli atti autorizzativi di polizia mortuaria, attraverso l’uso dei canali di posta elettronica (meglio se certificata? Ulteriore cruccio, perché proprio non si è capito!) La prefata ordinanza dovrebbe rimanere in vigore sino alla cessazione dello stato d’emergenza, fissato per il 15 ottobre (e prorogabile?).
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Crematori: stravaganti ipotesi di gestione, con qualche ammiccamento

È di rigore un primo riferimento al (solito) art. 343 comma 1 T.U.LL.SS. di cui al R.D. 27 luglio 1934 n. 1265; esso prevede come gli impianti di cremazione debbano essere realizzati all’interno dei cimiteri (ed esclusivamente comunale è la funzione cimiteriale ai sensi del combinato disposto tra gli artt. 337, 343 e 394 T.U.LL.SS ed 824 comma 2 Cod. Civile) , tanto che il comune, quando sia interessato da questa richiesta, dovrebbe concedere l’area strettamente necessaria, oltretutto a titolo gratuito, in deroga alla regola generale sull’onerosità delle concessioni cimiteriali.… ... Leggi il resto