L'ANCI reagisce alla campagna di stampa contro i Comuni

‘’Stupisce, anche se non troppo, la coincidenza temporale con la quale, in questi giorni, il mondo dei Comuni viene tirato in ballo per segnalarne presunte incapacita’ gestionali o altro. E’ quanto afferma Fabio Sturani, Sindaco di Ancona e vice Presidente ANCI. Mi riferisco nello specifico – spiega – a quanto leggo oggi su ‘il Giornale’ (che dedica ampio spazio e grande rilevanza al tema, sintetizzato dal titolo ‘i conti in tasca dei sindaci d’Italia’) e in un ‘fondo’ di Francesco Giavazzi apparso sul ‘Corriere della Sera’ intitolato ‘La rendita dei Comuni’’’.
‘’Ad essere sinceri – afferma – penso che ci si trovi di fronte alla conferma della esattezza delle affermazioni fatte, solo pochi giorni fa in una intervista, da Leonardo Domenici, Presidente ANCI, secondo il quale l’indebolimento della politica a livello nazionale, avvenuto negli ultimi anni, ha portato a scaricare questa crisi sui territori. E da qui, le varie campagne sui costi della politica, sulle amministrazioni sprecone, eccetera’’.
‘’Quello che colpisce, in questo caso – aggiunge Sturani – e’ la strana coincidenza fra gli articoli che leggiamo in questi giorni e l’ormai prossimo avvio di un federalismo che sembrerebbe non penalizzare troppo le amministrazioni locali. La domanda allora e’ questa: siamo di fronte a coincidenze pure e semplici, con articoli costruiti per riempire pagine agostane, oppure si vuole puntere il dito contro il federalismo in arrivo (e indirettamente contro la Lega)? Domande alle quali, come ANCI, non abbiamo risposte, ma che forse un senso lo hanno’’.
‘’Ma veniamo alla sostanza. Leggiamo sul ‘Giornale’, che cita elaborazioni della Cgia di Mestre, che solo 3 comuni capoluogo su 106 riescono a mantenersi da soli. E’ ovvio: i Comuni hanno entrate proprie limitate, decise a livello statale (ed oltretutto e’ stata tolta loro anche una parte dell’ICI). Ed e’ proprio questo uno dei motivi per i quali e’ urgente definire un quadro di federalismo fiscale autentico. Va poi detto, e ricordato a chi evidentemente lo dimentica, che i Comuni gestiscono funzioni per conto dello Stato. Il confronto piu’ giusto sarebbe quindi quello tra spese per funzioni proprie e entrate proprie’’.
‘’Ancora ‘il Giornale’ – prosegue Sturani – segnala che i Capoluoghi ‘buttano’ 54 milioni in consulenze che in realta’ servono a garantire la realizzazione di opere come le metropolitane o nuovi quartieri. Ed i 54 milioni citati, che non so come siano stati calcolati, rappresenterebbero comunque circa lo 0,30% della spesa corrente dei Comuni’’.
‘’Per finire – conclude Sturani – vorrei solo ricordare che nell’ultimo triennio i Comunihanno fatto registrare un netto miglioramento del saldo di bilancio, passando da 3 miliardi e 700 milioni di deficit nel 2004 a 325 milioni di avanzo nel 2007; che le uscite complessivedei Comuni fanno registrare nel 2007 un aumento dell’1,97%, contro il ben più consistente incremento delle Amministrazioni centrali (+4,90%) e delle Regioni (+3,09%). Un risultato raggiunto grazie a un forte contenimento delle uscite correntiche, per il comparto comunale, crescono appena dello 0,16% a fronte di un aumento per le Amministrazioni centrali del 6,12% e per le Regioni del 4,20%.
Gli aumenti di spesa per i Comuni – rileva ancora Sturani – si sono quindi concentrati sulle Uscite in Conto Capitale (risorse che vanno a finanziare gli Investimenti)che fanno registrare una crescita del 6,84%, contro una contrazione sia per le Amministrazioni Centrali (-4,60%), sia per le Regioni (-3,31%). Concentrandoci, da ultimo, sulla Spesa per il Personale, i Comuni raggiungono un risultato assolutamente importante, riducendo nel 2007 la spesa del 6,09% e facendo perciò meglio delle Regioni, che la riducono del 4,09%, e delle Amministrazioni centrali, che la aumentano del 5,54%’’.

‘’Come ANCI comunque – ribadisce Sturani – siamo impegnati al confronto serio sul testo per il federalismo fiscale, con l’obiettivo di assicurare ai Comuni entrate certe e proprie per lo svolgimento delle loro funzioni, garantendo autonomia e responsabilita’ al livello di governo comunale’’.

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