Scafati: rapporti incestuosi tra imprese funebri locali e la politica

Da accertamenti presso gli uffici del Comune di Scafati (SA), su input di dichiarazioni di un pentito di mafia, si è appurato che imprese funebri della zona avevano collegamenti con i massimi vertici politici comunali, ottenendo favori cospicui , come il non pagamento delle corrette tasse di affissioni dei necrologi.
Inoltre la normativa locale imponeva alle imprese funebri di presentare obbligatoriamente la certificazione antimafia, al Comune. Cosa che non è stata fatta né richiesta.
La mancata messa in regola ha riportato l’Antimafia di Salerno a focalizzarsi nuovamente sul filone delle imprese funebri che ha portato a processo, tra gli altri, l’ex sindaco scafatese Pasquale Aliberti .
Era stata la DIA di Salerno a verificare i mancati pagamenti dei diritti di affissione di necrologi.
A supportare le accuse della Dda erano arrivate anche le dichiarazioni di G.C., ragioniere capo dell’Ente, che aveva rivelato di aver ricevuto pressioni affinché la situazione relativa all’affissione dei manifesti pubblici rimanesse immutata e cioè che i referenti delle ditte in questione che svolgono il servizio sul territorio non pagassero i tributi e si attenessero sui controlli per la pubblicità dei manifesti.

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