Concluso processo Sikania: riguardava la lotta per l'apertura di impresa funebre in zona già coperta dalla mafia

Si e’ concluso il 18 dicembre 2008 con quattro condanne ed due assoluzioni il processo Sikania che si e’ svolto davanti il Tribunale di Agrigento e che ha preso il nome delle due operazioni antimafia messe a segno il 10 maggio del 2006 ed il 12 luglio del 2007, contro i clan mafiosi della provincia. Il tribunale ha condannato 10 anni di carcere per associazione mafiosa Francesco Fragapane, 28 anni, fratello di Salvatore, ex capo di Cosa nostra di Agrigento. Per lo stesso reato, nove anni sono stati inflitti anche a Giuseppe Antonio Fragapane, 60 anni, di Santa Elisabetta, latitante, e otto anni a Stefano La Porta, 58 anni, di Santa Elisabetta. Condannato infine a cinque anni di carcere Alfonso Milioto, 43 anni, di Sant’Angelo Muxaro, per illecita concorrenza.

Il Tribunale ha assolto Stefano Fragapane, 30 anni, di Santa Elisabetta, figlio si Stefano che era accusato di illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso e Vincenzo Fragapane, 61 anni, fratello di Salvatore Fragapane, che era imputato di associazione mafiosa. L’inchiesta Sikania aveva preso le mosse dagli omicidi dei fratelli Vincenzo e Salvatore Vaccaro Notte uccisi tra il gennaio del 99 e il febbraio del 2000 perche’, tornati dalla Germania avevano deciso di aprire un’agenzia di pompe funebri a Sant’Angelo Muxaro mettendosi in concorrenza con quella gia’ esistente e controllata dalle cosche. A denunciare tutto fu il terzo dei fratelli Vaccaro Notte che oggi vive sotto protezione in una citta’ del Nord Italia.

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