Funerale

In Italia, un corpo deve essere trasportato, sepolto, cremato obbligatoriamente dentro una bara. Solo in alcune regioni e con autorizzazioni particolari si può inumare dentro un lenzuolo o altro elemento biodegradabile.
C’è subito un falso mito da sfatare: la bara “tipo” per la cremazione realizzata con essenze tenere e con gli spessori minimi consentiti dalla legge proprio per ridurre l’emissione di fumi inquinanti e gli stessi tempi della combustione, non deve necessariamente esser una brutta bara.
Anche nella cremazione, scelta di per sè più sobria e meno attenta agli orpelli, il cofano mantiene pur sempre la sua funzione di status symbol.
La bellezza di un articolo funerario, poi, non si misura solo dai KG di legno impiegati.
Pareti esili, nella loro semplice levità, o decorate con fregi, immagini sacre intagliate o semplici superfici dipinte (possono riprodurre scene floreali, episodi della sacra Scrittura, paesaggi suggestivi) alle volte riescono persino più eleganti, rispetto a feretri più massicci e tradizionali. Nulla vieta, poi, ai dolenti, di acquistare, parallelamente, un’urna impreziosita da dettagli di lusso, nella cremazione, infatti, la cassa ha solo un fine strumentale e transitorio, perché il vero contenitore definitivo è rappresentato dall’urna.
La bara deve essere di materiale combustibile e devono essere tolti da questa, prima della introduzione nel forno, i materiali che non posseggono tali caratteristiche o non siano sublimabili (simboli religiosi, maniglie, targhetta identificativa,…).
Ai sensi del Decreto Ministeriale 14 aprile 2007 il Dicastero della Salute per la cremazione o l’inumazione dei cadaveri ha autorizzato cofani in cellulosa con i soli bordi di legno.
Ai sensi della Risoluzione p.n. DGPREV-IV/6885/P/l.4.c.d.3 del 23/3/2004 i resti mortali possono esser cremati o inumati entro semplici contenitori di legno, cartone, cellulosa, senza dover rispettare parametri tecnici richiesti per le bare.
Pochi forni in Italia hanno le caratteristiche strutturali e tecnologiche (oppure hanno l’autorizzazione regionale) per consentire la cremazione di materiali sublimabili come lo zinco.
Le ceneri devono essere obbligatoriamente raccolte in un’urna sigillata, a fini del trasporto.
Solo nel caso della dispersione delle ceneri si può dissigillare un’urna cineraria.
Se la dispersione avverrà  nello stesso cimitero su cui insiste l’impianto di cremazione i sigilli sono superflui, ma occorrerà  prestare la massima attenzione per evitare accidentali sversamenti da parte di chi prende in consegna l’urna.
Per informazioni sulle caratteristiche delle bare è utile anche visionare la seguente pagina BARE
E nelle prossime righe potrete trovare i links ad alcuni articoli che trattano la materia, in ordine di data dal più recente al più vecchio come inserimento:


21 thoughts on “Funerale

  1. Salute a voi della redazione,
    vorrei chiedere dove posso trovare un disciplinare tecnico di come sono distribute le mansioni……
    Contenzioso tra Agenzia funebre e impresa di necroforo nel cimitero……..
    – chi deve scaricare la bara dal Carro funebre?
    – il Carro funebre può (o deve) scaricare la bara all’esterno del cimitero?
    Grazie anticipatamente di ogni suggerimento
    buon lavoro

    1. Tra bon ton, protocollo di rito ed obblighi di legge si dovrebbe agire così:

      l’autofunebre varca i cancelli del cimitero. L’autista, di solito è anche incaricato del trasporto funebre, consegna al responsabile del servizio di custodia del camposanto titoli di viaggio e sepoltura, per le opportune registrazioni ed in seguito verifiche. Da questo momento vi è il passaggio delle consegne, in tutti i sensi e spetta al personale del cimitero la ricezione del feretro e la sua successiva movimentazione, verso la sepoltura, cremazione, sosta temporanea, in transito, in camera mortuaria…
      Tutto ciò secondo legge, soprattutto…almeno in teoria ed in un universo molto ipotetico.

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