Quesito pubblicato su ISF2011/2-g

Si chiede un parere sulla destinazione delle ossa che si rinvengono in occasione delle esumazioni e delle estumulazioni.
Secondo quanto previsto dal D.P.R. 285/90 questo ufficio (di un Comune Veneto) ha sempre precluso la possibilità di inumare la cassetta delle ossa in ogni caso, tanto meno nella medesima fossa in presenza di un feretro, considerato che la contestuale inumazione è ammissibile solo per le salme della madre e del neonato morti in concomitanza del parto.
Il problema sorge ora con l’art.
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Quesito pubblicato su ISF2010/4-b

Una concessione di sepolcro cimiteriale nel tempo viene nella disponibilità del concessionario A.
Nella tomba sussistono spoglie mortali di persone non appartenenti alla famiglia del concessionario A, ma ad altra famiglia (B) titolare della stessa concessione in epoca passata (e che aveva rinunciato).
Dal carteggio intercorso con l’Amministrazione comunale il concessionario A vorrebbe procedere alla estumulazione delle salme riconducibili al vecchio concessionario B.
I familiari di B hanno segnalato all’Amministrazione comunale che non intendono procedere alla domanda di estumulazione delle salme ancora presenti nel sepolcro, anzi diffidano l’Amministrazione dall’autorizzare operazioni cimiteriali in tal senso.
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Quesito pubblicato su ISF2010/3-b

Il Comune lombardo di … ha dato in concessione per 25 anni un’area cimiteriale per due posti.
Alla scadenza del contratto ha proposto al concessionario, come indicato dal regolamento di polizia mortuaria comunale, il possibile rinnovo della stessa area per altri 10 anni (a seguito di risposta negativa, il Comune dovrebbe procedere all’estumulazione delle salme ivi tumulate).
Poiché l’ultima salma tumulata nella tomba in questione è deceduta solo 5 anni prima della scadenza della concessione dell’area, si chiede se è possibile procedere alla estumulazione (quindi all’apertura della cassa) anche della seconda salma tumulata solo da 5 anni o è invece più corretto procedere al trasferimento del feretro ad altra sepoltura all’interno del cimitero (es.
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Quesito pubblicato su ISF2010/3-d

In riferimento alla circ. Min. Salute 10/1998, per le salme indecomposte da estumulazione dopo i 20 anni è previsto quanto segue: “il resto mortale deve essere inumato “”, ” altresì consentita la tumulazione nella stessa o in altra sepoltura”.
Escludendo l’inumazione si chiede se la definizione “resto mortale” consenta di parificare l’indecomposto ai resti ossei e quindi tumularlo nello stesso loculo insieme a cassettine di resti fino a completa capacità del sepolcro. Oppure l’indecomposto deve obbligatoriamente strare in loculo da solo (vedi art.
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Quesito pubblicato su ISF2010/2-c

Un privato chiede chiarimenti in merito al regime autorizzatorio in caso di richiesta di estumulazione ordinaria di una salma che si trova in un loculo posto in una cappella di famiglia (tale cappella è stata eretta su un’area cimiteriale concessa in uso perpetuo nel 1958).
Il richiedente l’estumulazione è un erede di uno dei due titolari al 50% della concessione.


Risposta:
Con ordinanza del sindaco (o assessore competente) viene regolata la materia nel dettaglio.
Può essere normata dal regolamento di polizia mortuaria comunale e in assenza dei due (ordinanza e regolamento comunale) vale la norma statale, sempre che non ci sia un normativa regionale configgente.
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Quesito pubblicato su ISF2009/3-h

In un Comune della Lombardia si deve procedere all’estumulazione di resti mortali di salme tumulate in loculi per i quali da anni non è stata rinnovata la concessione (salme tumulate da oltre 25 anni), avendo accertato il disinteresse di famigliari e l’impossibilità di reperire eventuali eredi. Nel caso di resti mortali non mineralizzati l’amministrazione comunale con ordinanza del Sindaco può procedere d’ufficio alla loro cremazione? Per il forno crematorio incaricato può bastare, per la ricezione dei resti mortali, la solo ordinanza del Sindaco con l’elenco di nominativi dei resti mortali che saranno cremati?... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2009/1-d

Siamo stati incaricati (siamo una impresa funebre) da una nostra cliente di estumulare la salma del marito, attualmente tumulato nel cimitero del Comune A, in Piemonte. La salma, previa cremazione, dovrebbe essere sistemata in un loculo del cimitero del Comune B, sempre in Piemonte.
Il problema non è tanto la possibilità di ottenere l’autorizzazione alla cremazione, ma quanto il cambio cassa, utilizzandone una idonea alla cremazione e quindi priva di zinco, non essendo ancora passati gli anni necessari per l’apertura della cassa esistente (tra l’altro i crematori esistenti in zona, si rifiutano di bruciare gli zinchi).
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Quesito pubblicato su ISF2008/4-c

Per effettuare una estumulazione di una salma (con relativa raccolta di ossa nella cassettina) quanti anni dalla morte sono necessari?


Risposta:
Il D.P.R. 254/2003 prevede che un cadavere sia tale per i primi 10 anni di inumazione e 20 anni di tumulazione.
Passati questi periodi si tratta di resti mortali (che hanno un trattamento diverso dal cadavere, ad es. possono ora essere cremati).
La estumulazione può essere fatta prima dei 20 anni per i seguenti motivi:
– su richiesta dell’autorità giudiziaria;
– per cremare il cadavere;
– per la traslazione del feretro in altra sepoltura.
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Quesito pubblicato su ISF2008/3-b

Nel 2004 un cittadino chiede ed ottiene la concessione di una tomba ad 1 posto in occasione del decesso della moglie. Due anni dopo richiede la cremazione della salma, asserendo di essere stato, dopo il decesso, troppo turbato e di non aver considerato la volontà verbale del coniuge che si era detta favorevole alla cremazione. Si chiede quindi se se sia possibile autorizzare la cremazione a distanza di tempo e quali documenti si necessario produrre (decesso e tumulazione sono avvenuti nello stesso Comune, sito in Emilia Romagna).... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2008/3-d

È possibile effettuare le estumulazioni straordinarie dopo 10 anni?

Risposta:
Sì, anche subito dopo la tumulazione (vedasi art. 88 del D.P.R. 285/90). Occorre la motivazione del trasferimento in altra sede. Non esiste il minimo dei 10 anni (che è invece valido per le esumazioni o le estumulazioni da loculo aerato in Lombardia e Emilia Romagna). Esiste invece la distinzione operata dall’art. 3 del D.P.R. 254/03, laddove considera cadavere tutto ciò che è tumulato da meno di 20 anni e resto mortale quel che è tumulato da più di 20 anni (invece se siamo in presenza di inumazione gli anni diventano 10).... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2008/3-e

Il Comune di … deve procedere all’estumulazione straordinaria da colombaro di un feretro destinato a cremazione. Come deve essere formulata la richiesta di cremazione con la manifestazione di volontà, considerato che il decesso risale a circa 30 anni fa?

Risposta:
Per effetto dell’articolo 3 del D.P.R. 254/2003 si è in presenza di resto mortale decorsi 20 anni dalla data della tumulazione. Per la sepoltura in cimitero o la cremazione di resti mortali, le autorizzazioni al trasporto, inumazione, tumulazione o cremazione sono rilasciate dal competente ufficio del comune in cui sono esumati o estumulati.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2008/1-h

Si chiede se in fase di estumulazioni straordinarie è necessaria – oltre alla presenza del Responsabile del Servizio di custodia cimiteriale del Comune di … – anche la presenza del medico ASL. Si precisa che nel 1997 il Responsabile è stato autorizzato, con ordine di servizio dirigenziale, ad effettuare le operazioni di cui sopra senza la presenza del medico, e che nel 2002 il Responsabile di custodia ha cambiato settore, passando dai LL.PP. ai Servizi Finanziari.... Leggi il resto

TAR Veneto, Sez. III, 11 dicembre 2007, n. 3940

Testo completo:
TAR Veneto, Sez. III, 11 dicembre 2007, n. 3940
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, terza Sezione, con l’intervento dei signori magistrati:
Angelo De Zotti, Presidente
Rita De Piero , Consigliere
Marco Morgantini, Referendario, relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 2118/2006, proposto da AVANZI DEMI e VIGNON LOLA, rappresentate e difese dall’avv.to Tezza Maria Luisa con elezione di domicilio presso lo studio dell’avv.to… ... Leggi il resto