Ondata di calore in corso: atteso aumento estivo di mortalità

Nel mese di luglio 2021, nelle città italiane, si registra un andamento della mortalità inferiore o in linea alle attese. Lo evidenzia il documento “Andamento della mortalità giornaliera (SiSMG) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19, 1 settembre 2020 – 27 luglio 2021” pubblicato dal Ministero della Salute, reperibile cliccando QUI.
Include i dati sulla mortalità in generale di 33 Comuni italiani e confronta il trend settimana per settimana con quello osservato nei 5 anni precedenti, così da osservare tutte le variazioni, anche quelle collegate al Covid-19. Secondo il report, soprattutto a partire dal 20 luglio, “in alcune città le temperature hanno raggiunto valori soglia di rischio per la popolazione suscettibile”.
Dall’inizio della pandemia, sono stati evidenziarti tre incrementi di mortalità corrispondenti alla prima ondata epidemica (marzo-maggio 2020), alla seconda ondata (settembre 2020-gennaio 2021) e all’incremento più contenuto della terza ondata (marzo-maggio 2021). Il progressivo calo della mortalità ha riportato poi i valori osservati in linea con il dato di riferimento.
L’ultimo aggiornamento evidenzia, in particolare come “i dati della mortalità relativi al periodo 1-15 luglio siano inferiori all’atteso al nord (-6%) mentre al centro-sud sono in linea con l’atteso”.
Una mortalità inferiore si osserva in particolare a Trento, Torino, Milano, Verona, Firenze, Rieti, Messina. Tra il 14 e il 27 luglio 2021 si evidenzia, invece, “una mortalità stabile in linea con l’atteso sia al nord che al centro-sud”.
Proprio in questi giorni, in alcune città si è verificato un incremento delle temperature (fattore di rischio per i sottogruppi più vulnerabili) che, a partire dal 20 luglio “ha interessato soprattutto alcune aree del centro-sud”.
Il risultato dell’ondata di calore in corso, in particolare per il SUD e Isole, porterà ad un aumento di mortalità, anche se non rilevante, stante il fatto che molte delle persone anziane più fragili hanno dovuto fronteggiare il COVID-19, spesso – specie nel corso della 1^ ondata e 2^ ondata – con esito infausto.

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