Il contratto di previdenza funeraria è regolato in Francia dall’art. L. 2223-20 del codice generale degli enti locali. Tale articolo prevede che le prestazioni di onoranze funebri debbano essere obbligatoriamente associate ad un contratto di assicurazione che permetta di finanziare tali prestazioni al momento del decesso del sottoscrittore e, soprattutto, che permetta di tutelare tali fondi nel caso in cui, al momento debito, non esista più l’agenzia di pompe funebri che a suo tempo si era designata per eseguire tali prestazioni. Fino a poco tempo fa i soggetti titolati ad effettuare i contratti di previdenza funeraria erano solamente le agenzie funebri, ma adesso tali contratti possono essere proposti anche da banche che agiscono in qualità di mediatori assicurativi. L’esistenza di questo nuovo soggetto titolato ha sollevato dei dubbi sia sul piano giuridico che su quello della concorrenza. Sul piano giuridico perché gli operatori finanziari non sono degli operatori funerari abilitati ai sensi dell’art. L. 2223-20 del codice generale degli enti locali; sul piano della concorrenza perché vi è il rischio che tale situazione possa alterare gli equilibri del mercato. Ed è per questo motivo che il deputato francese Louis Giscard d’Estaing ha presentato un’interrogazione in merito al Segretario di Stato per le piccole e medie imprese, l’artigianato ed il commercio. Alla luce di questi fatti la DGCCRF (Direzione generale della concorrenza, del consumo e della eliminazione delle frodi) ha intrapreso una concertazione, con tutte le parti interessate nella vicenda, al fine di porre rimedio alle difficoltà rilevate.
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