Con circolare n. 7/SAN del 9 febbraio 2004 la Regione Lombardia fornisce le prime indicazioni operative per l’attuazione della legge regionale 18 novembre 2003, n. 22 “Norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali”. Il testo integrale della circolare è reperibile sul sito www.euroact.net , nell’Area Norme regionali, selezionando la Lombardia. Si segnala, tra i contenuti particolarmente innovativi della circolare, la possibilità di incaricare per le funzioni di medico necroscopo un medico di medicina generale. La circolare si sofferma sugli adempimenti conseguenti il decesso, sulla osservazione e sui trattamenti sul cadavere, i prelievi di cornea e rilascio di cadaveri a scopo di studio. Per i trasporti funebri vengono segnalate poche novità, tra le quali la conferma della attribuzione all’imprenditoria funebre di compiti di verifica alla partenza dei funerali. Particolare attenzione dovrà quindi essere riservata in questi primi momenti applicativi, senza adeguata formazione del personale delle imprese funebri, a verificare il pieno rispetto delle norme vigenti. Per il momento i crematori continueranno a cremare bare anche non autorizzate dalla regione, perché si rimanda al regolamento attuativo per la specifica delle loro caratteristiche. In materia di autorizzazione alla cremazione la Regione Lombardia afferma di operare in termini di applicazione dei principi statali fissati dalla L. 130/01, mentre per la dispersione si riallaccia al fatto che sarebbe stata introdotta di fatto dall’art. 2 della legge 130/01. La Regione prende anche posizione sulla non necessità di espianto dei pace makers prima della cremazione, salvo quando siano alimentati con radionuclidi, ma tale indirizzo sarà operativo solo dopo la emanazione di specifico decreto dirigenziale. Si annuncia telegraficamente che l’attività funebre è stata introdotta, ma si rinvia per la operatività al regolamento. Per i cimiteri la Regione punta alla pianificazione cimiteriale, con contenuti dei piani regolatori cimiteriali che saranno esplicitati nel regolamento attuativo. Viene poi fatto chiaramente intendere di andarci coi piedi di piombo nella riduzione delle zone di rispetto.
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